La tragedia di Balvano.

Spazio dedicato a tutti i mezzi ferroviari a vapore

Messaggioda Macaco » 16/04/2015, 8:28

Nicolò, l'eccedenza di peso (una delle concause del disastro, non era data solo dalla presenza dei viaggiatori "abusivi". Ugo Gentile, DM quella notte nella stazione di Baragiano, in una lunga intervista afferma: ""...siccome c'erano delle responsabilità degli americani in quanto erano carri che 8 di quelli pesavano anzicé 8 tonnellate, pesavano 44 tonnellate; più poi tutti i viaggiatori che erano quasi 800 , 50 kg ciascuno erano oltre 400 tonnellate, quindi il treno era 900 e rotte tonnellate..."".
Inoltre lo stesso Gian Luca a pagina 226 del suo saggio, a proposito dei carri di munizioni, dice: "...Considerando che, approssimativamente, ciascuno di questi carri poteva contenere circa 20 tonnellate di carico, il loro apporto alla massa complessiva trainata potrebbe essere stato tutt'altro che irrilevante. Soprattutto, un testimone oculare ci ha rivelato che questi carri , a causa del sovraccarico, avevano tutte le balestre deformate."
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 16/04/2015, 11:23

Il carbone si è preso l'accusa del disastro, ma anche gli americani hanno fatto la loro parte. Ecco il perché della velocità con la quale hanno messo il tutto a tacere è fatto sparire i documenti nostrani.
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Messaggioda Marmotta » 16/04/2015, 14:26

Cercavo di dare una destinazione al carico di armi...armi leggere da truppa potevano essere scaricate ovunque, mentre armi pesanti da carro, aereo o nave hanno bisogno di attrezzature specifiche ( presenti a Taranto, Brindisi o Bari ad es.) per poter essere manovrate; ecco perchè chiedevo dalla dimensione dei carri...un conto sono le casse che devono trasportare cartucce e bombe a mano, un altro se contengono missili, bombe o ogive da carro/nave.
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Messaggioda Macaco » 16/04/2015, 17:26

A quanto sta scritto nella lista il:
- 4° carro era un G 260598 Axles 2 Tare 11300 New Wt. 2300 Gross Wt. 13600 Gross Ton% 13 Langth 10120.
- 7° carro un FC o PC 1020392 Axles 2 Tare 10450 New Wt. 3050 Gross Wt. 13500 Gross Ton% 13 Langht 9650.
Il contenuto di entrambi i carri vine indicato come " Mty bols", che Gian Luca Barneschi indica come "munizioni militari".
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Messaggioda Marmotta » 16/04/2015, 20:17

Il carro G non penso possa portare qualcosa di grosso e pesante per via del caricamento attraverso le porte.
L'altro, se fosse un "P" invece, potrebbe farlo specialmente se fosse un "Pcm" ma non vorrei sbagliarmi con la marcatura difatti pur essendo quest'ultima "ante UIC", non so se era la stessa del 1940.
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Messaggioda freelancer » 17/04/2015, 12:48

Le munizioni da carro dell'epoca erano piuttosto compatte e non pesantissime, dovendo essere maneggiate da un uomo solo e rapidamente, quindi fino al 105 possono essere stivabili (con le dovute cautele) in un carro G e scaricate da una o due persone sul carro e una o due terra. Bisognerebbe vedere se messi all'impiedi i "cartocci-proiettile" (carica di lancio unita al proiettile come nelle cartucce di arma portatile) per farne stare di più, avrebbero sovraccaricato i carri.
I carri pianale potevano portare bombe d'aereo e di solito erano trasportate in unico strato e trasversalmente: i "tagli" normali per l'USAAF allora erano 500 e 1000 lb (226 e 454 kg); meno comune era il 2000 lb (906 kg). non conosco le loro dimensioni (ma penso si trovi da qualche parte), ma potevano sovraccaricare un pianale?
I "grossi calibri" non so se siano stati usati sul fronte italiano, era una guerra di movimento e prevalentemente terrestre.
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Messaggioda Macaco » 17/04/2015, 19:51

Sempre a pagina 226 del suo saggio il nostro amico Gian Luca, prima del brano da me postato, dice: " Un altro particolare merita di essere evidenziato, anche perchè fu deliberatamente ignorato dalla commissione. Alcuni testimoni hanno affermato (e i documenti dell'inchiesta confermano ciò) che alcuni carri del treno 8017, rimasti chiusi, , contenessero pesanti armamenti degli Alleati che, con il loro elevatissimo peso (non computato), potrebbero aver contribuito al fatatle arresto del treno."

Non dimentichiamoci poi delle "balestre deformate" di quei carri.
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Messaggioda freelancer » 17/04/2015, 22:08

Carri chiusi? L'unica cosa di veramente pesante che ci si possa ficcare dentro per le porte sarebbero pezzi d'artiglieria leggera (leggera non è leggerissima: un cannone da 75 pesa sui 1200 kg) smontati.
Nessuno dice di precauzioni particolari? Munizionamenti sono un pericolo intrinseco e qualche movimento "fuori norma" forse lo si sarebbe notato, ma dei pezzi di armamento, comunque dei "pezzi di ferro", non richiedevano comportamenti sospetti.
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Messaggioda ioannesg » 18/04/2015, 10:35

Però come è possibile che con un tale sovraccarico, il treno, le locomotive stesse, nei km precedenti la tragedia non avesse mai accusato nessun problema nella trazione.
Giovanni
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Messaggioda Marmotta » 18/04/2015, 11:03

Difatti quella sosta prolungata a Balvano mi fa pensare che dei problemi ci fossero. Immagino che i Macchinisti durante la sosta, abbiano detto qualcosa al personale di stazione (che poi, questi ultimi non hanno riferito, colpevolmente) ma siano stati obbligati a proseguire sfidando la sorte.
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Messaggioda ioannesg » 18/04/2015, 13:33

Quindi torna ad essere parzialmente realistica la ricostruzione "giornalistica" che ho fatto qualche pagina dietro...
Giovanni
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Messaggioda Michele Ginanneschi » 20/04/2015, 7:43

Dalle notizie che ho qui letto finora, mi sembra di capire che, probabilmente, può esserci stata confuzione nell'interpretazione dei fischi e quindi una indebita frenatura del treno fermo. Quello che mi chiedo è: il fumo avrebbe lasciato il tempo ai macchinisti, prima di svenire, di staccare in extremis le locomotive dal treno e portarle fuori dalla galleria?
L'impossibile non esiste.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 20/04/2015, 9:33

Non credo proprio. Il monossido di carbonio in grande quantità debilita velocemente, e se anche ancora coscienti, i due p.d.m. Non avrebbero avuto il tempo di coordinarsi e agire.
Giancarlo
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Messaggioda Marmotta » 20/04/2015, 16:50

Michele, ritrovarono addirittura delle persone decedute con le sigarette fra le dita!
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Messaggioda freelancer » 20/04/2015, 22:12

La letteratura medica è strapiena di casi di avvelenamento da CO nelle circostanze più varie (talora anche intenzionali). Sempre in comune i casi ha la rapidità d'azione del gas.
E succede molto spesso ancora: quante volte si legge di morti per le esalazioni di stufe o caminetti con la canna fumaria otturata o ristretta?
Il CO, già di suo inodoro, specie se "mascherato" da qualcosa che ha odore e magari si riconosce e cui non si dà importanza (come il fumo di una locomotiva o l'odore della polvere da sparo) è uno dei veleni più subdoli che esistano. L'accenno alla polvere da sparo non si riferisce all'incidente: diversi soldati dentro bunker sono morti per le esalazioni emesse dalle armi.
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