Il regolatore di tensione TIBB

Spazio dedicato a tutti i mezzi ferroviari ad alimentazione elettrica (locomotive, Ale, Etr)

Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 21/09/2012, 11:17

Bello mio, la tecnologia si evolve, e agli inizi del 1900 l'elettronica non sapevano neanche cosa fosse. E' difficile fare paragoni fra un LM7812 e un regolatore Brown Boveri.
Giancarlo
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Messaggioda marchetti625 » 21/09/2012, 20:50

Beh,i paragoni si debbono fare quando ti ritrovi espressioni:" era meglio prima che oggi" :lol: . Comunque,forse l'elettronica era ancora da venire ma i nostri "nonnini" pensavano con quel tipo di mentalità(o cibernetica). Guarda per esempio i dispositivi inventati per far funzionare le E471! (locomotive di sogno,Mascherpa Ed ETR) Chopper e frazionatori realizzati con dispositivi elettromeccanici! i nostri Nonni avevano una "capoccia SUPER," o forse è più giusto dire che il genio non ha confini nè di tempo nè di spazio! :o

Quel "drago" di Kandò,pensa cosa avrebbe potuto inventare con la tecnologia di oggi! Scriveva tutto su taccuini e molti calcoli li faceva a mente! Genio puro.anche negli errori che non mancavano ed erano macroscopici ma per questi presonaggi si trattava di "sciocchezze" perchè la loro mente era sempre in funzione e andava "oltre",alla scoperta di nuove sfide!

Kandò passava ad inventare dispositivi meccanici con la stessa facilità con la quale si cimentava nell'ideazione di apparati di trazione che erano all'avanguardia ma mica per il suo tempo.Nooooooooooo,per il nostro! :lol: Genio puro;appunto! Questo invidio a quegli anni passati:quella fame di sapere e sperimentare,quella voglia di pensare per il futuro e in grande e con la propria testa! Oggi non è più così e non solo nel campo tecnologico......

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Messaggioda Giovanni Pighini » 22/09/2012, 10:57

I colleghi di Kandó dicevano che lui aveva un sesto senso: poteva vedere i campi elettromagnetici!!!!!!
Comunque sia la sua V40 realizzata negli anni '30 per la linea Budapest-Hegyeshalom (tratto ungherese della Budapest-Vienna) funzionava a 15.000 V 50 Hz e aveva un gruppo rotante che funzionava come motore sincrono monofase e generatore sincrono trifase! Il motore di trazione era un unico asincrono trifase, con regolazione di velocità mediante cambio numero di poli (quindi soltanto velocità "discrete").
La V44, realizzata dopo la sua morte (morì nel 1931), risolveva questo problema con un secondo gruppo rotante asincrono che forniva i motori di trazione (oramai uno per asse) di corrente trifase con frequenza a piacimento! Ovvero negli anni 40 esisteva un locomotiva funzionante a frequenza industriale, con motori di trazione trifase regolati a frequenza variabile!
La leggenda vuole che quando a fine anni '80 alla stazione di Hegyeshalom apparve la prima locomotiva elettronica trifase delle ÖBB il macchinista austriaco, orgoglioso, illustrò al collega ungherese le caratteristiche del mezzo parlando tra l'altro dell'innovativa motorizzazione trifase, al che il macchinista ungherese indicò un rottame in fondo alla stazione, una V40 abbandonata da 25 anni dicendo, noi abbiamo le locomotive trifase da 50 anni :lol:
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Messaggioda Il Razziatore » 22/09/2012, 13:01

Beh se dobbiamo parlare di geni visionari che dire del povero Никола Тесла ( o se preveferite Nikola Tesla )?
Sensa di lui la trifase neache esisterebbe e pensare che Edison ha fatto una pesante guerra al Trifase... se non ci fosse stato Westinghouse ( si lo stesso dei freni... ) oggi avremmo ancora lampadine da pochi V ( 50 o 60 se non erro ) in dc....
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Messaggioda andm » 22/09/2012, 15:49

Interessante la spiegazione del regolatore e le foto!
Andrea
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Messaggioda marchetti625 » 22/09/2012, 22:36

No,fermi! :lol: Sul regolatore ho appena iniziato a spiegare e di foto ve ne sorbite almeno 4 o più(dipende dalla mia pigrizia nel postarle :D )

Belli miei state freschi! :lol:

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Messaggioda marchetti625 » 24/09/2012, 22:03

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Eccomi di nuovo qui! :D Nella prima foto,il "cuore"del regolatore le bobine con doppio avvolgimento dello statore del "motore del regolatore"
Sono già state pulite e ripristinate con un paio di "passaggi" di nastro isolante e nastro di carta da carrozzieri. Il tutto viene rifinito con vernice rossa dielettrica
Seconda foto,la carcassa del regolatore pulita e riverniciata
Terza foto: Il retro della piastra su cui sono fissati tutti componenti. Si vedono i tre relè e i doppi avvolgimenti delle bobine. Si vede anche la cuffia di alluminio che protegge l'indotto del motore del regolatore sulla quale viene fissato lo statore con le sue espansioni polari di lamierini. Si vedono anche molto bene le resistenze a filo del reostato lamellare....

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Messaggioda marchetti625 » 24/09/2012, 22:27

Ho poi fatto alcune prove utilizzando un alimentazione a 24 volt in cc. I relè funzionano a meraviglia e scattano con sicurezza. Infine ho alimentato le bobine dello statore e provato il campo magnetico che esse generano. Ho chiuso il circuito alimentando una lampadina sempre a 24 volt. Tra le espansioni polari ho interposto,proprio al centro,un tubo esagonale gira dadi. Essendo di metallo è stato violentemente attratto contro i lamierini appena ho dato tensione alle bobine..... Bello a vedersi.... Funzionano:eccome! ;)

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Messaggioda Michele Ginanneschi » 25/09/2012, 7:07

Dov'essere una soddisfazione da cardiopalma il veder tornare in vita lentamente questi apparati!
L'impossibile non esiste.
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Messaggioda marchetti625 » 25/09/2012, 20:35

Bah,caro amico,più che altro è una sorpresa....Vera soddisfazione,sarebbe scrivere in un qualsiasi forum e trovare persone col quale condividere un discorso tecnico che oltre a chiederti cosa è "questo e quello" di danno anche il loro contributo,andando a raccontarti cose che magari non conosci....

Vedi,mai come nella ricostruzione di questa elettromotrice sammarinese ,è evidente questa tristissima constatazione. La tecnica annoia ! Tarpa le ali alla fantasia di cui noi italiani siamo pieni e sopratutto menòma,la possibilità di "esternare" pareri che vengono "sciorinati" con granitica e religiosa certezza.... Questo il senso della definizione di "appassionato medio" che il Rodolfo di Oriolo,tante volte,seppe indicarmi. Tra le tante cose, lo stimo anche per questo.... Però è motivo di sconforto se gironzolo per il WEB e vado a vedere cosa fanno e sanno costruire nel resto d'europa....e il tipo di cultura,veramente,ferroviaria che i cultori della cosa hanno..... Qui se parli o scrivi di ferrovia per davvero,c'è il fuggi,fuggi,generale!

Saluti "sconfortati" Max RTVT
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Messaggioda ioannesg » 25/09/2012, 21:21

Max, ci capissi qualcosa ti aiuterei eccome. Purtroppo la mia ingnoranza mi spinge a tacere e a leggere con grandissimo interesse il bellissimo lavoro che stai facendo. È poco, lo so, ma è uno sprone non solo ad andare avanti, e non ti servono certo le mie parole per far questo, ma soprattutto anche per condividere questo patrimonio tecnologico che sta venendo fuori.

Saluti incoraggianti. Gg
Giovanni
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Messaggioda marchetti625 » 25/09/2012, 21:55

Ma no,ragazzi! :lol: :P :P Nessuno che è inscritto a questo Forum si senta "offeso"da quanto ho scritto!!!!!. Semplicemente il mio è un piccolo sfogo che riguarda non chi " Sa e non Sa", o non Sa affatto o non è affatto interessato a sapere(io mi metto tra quelli che forse sanno qualcosa ma
non troppo e tanto meno tutto) Insomma non è un questione che riguarda l'istruzione che è un fatto nozionistico da un lato e di metodo di studio dall'altro. Mi riferisco a quelli che a parole si professano grandi conoscitori di ferrovia ed esprimono pareri ed opinioni su argomenti che in definitiva non conoscono perchè NON VOGLIONO approfondire, perchè poi della ferrovia sono attratti veramente,solo dall'aspetto esteriore del treno o del trenino che considerano alla stregua di un modellino...Sono,insomma quelli,che se partecipano alla visita in una officina non ascoltano il tecnico di turno che spiega con cognizione di causa,questo e quello,ma "sciamano" come scolaretti in ricreazione a fare foto per poi fare sempre le solite e banali domande,su concetti di cui hanno sentito parlare infinite volte ma di cui gli sfugge il senso,perchè,semplicemente,non gli interessa saperlo....Quelli che chiedono una cosa per poi fornirti subito la risposta,senza neancheè farti parlare! :lol: Oppure quelli che ti chiedono di quanti gradi devi girare l'utensile sul tornio per fare un certo pezzo,quando manco l'hanno mai visto un tornio funzionare dal vivo e tanto meno ci metteranno mai le mani! :lol: Che ti frega saperlo?!!! :o (Dico io!) Bah! :lol:

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Messaggioda Macaco » 26/09/2012, 7:23

Bravo! Sembra un'omelia tipo quelle del Don. Diceva Socrate "Scio me nihil scire" (so di non sapere). Le mie cognizioni meccaniche ed elettromeccaniche sono molto scarse e per questo non partecipo alle discussioni di questa sezione. Non sono solito parlare di ciò che non conosco. Per il resto sono concorde con te per il contenuto di quanto espresso. Di più, come detto altre volte, plaudo alla tua passione, alle tue competenze ed alla tua costanza nel portare avanti impegnative ed onerose iniziative.
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 26/09/2012, 9:18

marchetti625 ha scritto:......Quelli che chiedono una cosa per poi fornirti subito la risposta,senza neancheè farti parlare! .......

Ci fu una volta un socio del GMFR che chiese al "filosofo di Oriolo" :mrgreen: se sapeva quanto era il valore ohmico del reostato di avviamento di una 444, dicendoglielo pero' subito dopo. L'interpellato, con il suo solito caratterino gli rispose : " ma tu, da quanto tempo non vai con una ragazza?" :lol:
Giancarlo
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Messaggioda ioannesg » 26/09/2012, 10:44

L'interpellato, con il suo solito caratterino gli rispose : " ma tu, da quanto tempo non vai con una ragazza?" :lol:


ROTFL :lol:
Giovanni
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