Segnali ripetitori

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Messaggioda freelancer » 09/05/2014, 17:44

Quando la Linea delle Rive di Trieste funzionava, a lato del Museo del Mare si trovava uno strano segnale a fuochi di colore rosso e verde coperti da un'unico paraluce (oggi il segnale è nel museo ferroviario a pochi metri da lì) che sapevo non era la protezione vera e propria (che in quel caso particolare non ho mai saputo dove si trovasse) ma un "segnale ripetitore".
Essendo stato in opera da quando ho l'età della ragione (me ne ero accorto della sua presenza nel 1971), mi interesserebbe sapere la normazione di questo tipo di segnali e se quella forma fosse un caso particolare o no.
Forse il più titolato a rispondere potrebbe essere E 44 ;)
Paolo
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Messaggioda fas » 10/05/2014, 13:17

Sotto il segnale era presente una tabella bianca con scritto "RIP" in nero?
fas Non connesso

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Messaggioda freelancer » 11/05/2014, 9:53

No, c'era solo questo e sotto, ad altezza d'uomo, una cassetta con serratura in cui c'era un tasto. Uno (di solito quello che precedeva il treno a piedi per verificare se ci fossero auto sul binario) apriva e premeva il tasto. Poco dopo il segnale passava al verde e il treno entrava nello scalo.
Paolo
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Messaggioda E 44 » 21/11/2014, 15:27

Leggo solo ora. Sulla linea delle rive dopo l'ingresso dell'attuale Museo del mare la linea entrava fra le case in una trincea dove il binario non era asfaltato. Alla fine della trincea si trovava il segnale di protezione di TS Campo Marzio, segnale regolare con palo, vela circolare e relè schermo a luci rossa e gialla. Il segnale era posto pochi metri prima dell'attraversamento di via Giulio Cesare, quindi, oltre al cancello d'ingresso al piazzale di norma chiuso, proteggeva l'attraversamento stradale (oggi questa trincea è divenuta un parcheggio). L'apertura del cancello era necessaria per poter disporre a via libera il segnale di protezione.
Poichè i convogli erano sempre molto lunghi e la stazione di Campo Marzio non disponeva di un avvisatore dell'approssimarsi del treno, succedeva che se questo si fermava al segnale di protezione la coda si trovasse ben oltre la trincea bloccando il traffico stradale su strade importanti. Non sapendo la stazione dove si trovasse il treno se il segnale veniva disposto a via libera con troppo anticipo il cancello restava aperto troppo a lungo e quindi si rischiava che estranei potessero introdursi nel piazzale.
Allora venne decisa una soluzione "fai da te" non inserita nei regolamenti. Sull'edificio del Museo del mare si montò una specie di segnale diverso da ogni tipo di segnale regolamentare a luci rossa e verde, in pratica un "ripetitore" del vero segnale di protezione. Non era un vero ripetitore perchè quello regolamentare è diverso e serve ad altro.
Non era un vero avviso perchè mostrava il rosso e non il giallo. Era un "misto" fra "ripetitore anomalo e avviso anomalo", unico su tutta la rete. Il treno arrivava, si fermava prima di impegnare le strade trafficate, l'uomo a piedi andava a premere il tasto (avviso alla stazione "siamo qui") e allora quanto prima si faceva l'itinerario dì arrivo e il segnale (vero) passava al giallo e quello ibrido al verde.
Poichè la stazione non aveva altri modi per sapere dove fosse il treno anche una locomotiva isolata doveva seguire la stessa procedura. Il vero segnale di protezione nella sua lunga carriera non vide mai un treno fermarsi prima di lui quando era disposto a via impedita.
Paolo
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Messaggioda fas » 22/11/2014, 15:10

Grazie per la descrizione dettagliata, Paolo.

Si riesce ad avere una foto di questo segnale?
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Messaggioda merlotrento » 23/11/2014, 22:17

Questo?
tscm.jpg
tsc.jpg
tsa.jpg

foto molto più bella e dettagliata a pag 81 del Libro "Evoluzione storica e tecnica del Segnalamento Ferroviario Italiano" di Cristiano Zenato ( per sempre "serbidiolo" :D :D :D :D :D )
pietro
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Messaggioda E 44 » 24/11/2014, 19:04

Si
Paolo
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Messaggioda merlotrento » 24/11/2014, 22:56

Grazie Paolo finalmente ho capito cos'è!!
pietro
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Messaggioda fas » 25/11/2014, 10:35

Mi associo a quanto scritto da Pietro: avevo già visto quel segnale da qualche parte (forse sul libro di Zenato o direttamente al museo di CM) e mi ero sempre chiesto che genere di segnale fosse.
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Messaggioda freelancer » 28/11/2014, 23:28

Può sembrare incredibile, la vera protezione non sono mai riuscito a vederla perchè il binario in trincea disegnava una S.
Altra cosa non regolamentare del "ripetitore" (io me lo ricordo su un palo della luce, non sul muro dell'edificio) era la collocazione a destra per ovvie ragioni. Il palo è rimasto, con ancora segni dove portava il segnale, fino a quando non è stata rifatta l'illuminazione stradale.
Paolo
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