Però mi sembra alquanto strano che Mario Motta, deviatore, non fosse stato in grado di riconoscere se un carro fosse dotato di freno a mano o di quello continuo automatico.
Forse il Restaino ha compreso male le sue parole oppure ha travisato il senso di quanto sentito.
Volutamente o perché non sufficientemente e “ferroviariamente” informato ???
Altrettanto dicasi di Renzo Pocaterra.
Vi lascio nel dubbio e porto la vostra attenzione sui ferrovieri presenti sul treno
Mario Restaino, nel suo libro Un treno, un'epoca: storia dell'8017 (Melfi, Arti grafiche Vultur, 1994), ha compilato un elenco dal quale risultano 432 vittime identificate.
Tra queste troviamo :
N. 47 - Barbaro Rosario – Fuochista sulla locomotiva 476 (1);
1-N. 109 – Cuoco Vincenzo – Conduttore (2) (*) (+);
2-N. 117 – D'Ambrosio Antonio – Ferroviere (3) (*) (§);
N. 222 – Gigliano Matteo – Macchinista della locomotiva 476 (4);
N. 385 – Senatore Espedito – Macchinista della locomotiva 480 (5);
3-N. 389 - Sessa Domenico – Conduttore (6) (*) (+);
4-N. 393 – Sgroia Gaetano – Manovale FF.SS. (7) (*) (^);
5-N. 426 – Ventre Luigi – Conduttore (8) (*) (+).
Fra i sopravvissuti risultano:
6- De Venuto Giuseppe – Frenatore (*);
7- Masullo Roberto – Frenatore (*);
8- Michele Palo – Frenatore (*);
Ronga Luigi – Fuochista sulla locomotiva 480.
a) - Da una prima analisi dell'elenco i ferrovieri morti mi risultano essere otto e non sette come si legge nei verbali.
b) – Né tra i morti e né tra i vivi troviamo chi fosse il Capotreno.
Passiamo alle note:
(*) Personale probabilmente addetto ai freni a Mano;
(+) Anche se il termine ferroviario “Conduttore” farebbe pensare a personale ferroviario adibito al controllo dei biglietti ma trattandosi di un treno merci potrebbe trattarsi di una sotto utilizzazione , mancando i frenatori;
(§) Poteva avere qualsiasi mansione dal momento che viene indicato con il termine generico di “ferroviere”;
(^) Erano molti i Manovali utilizzati al Personale Viaggiante in funzione di Frenatore.
Da questa analisi, mancando altri dati, si può ipotizzare che fossero solo 8 i ferrovieri addetti ai freni a mano, compreso il Capotreno. Di conseguenza si può anche pensare che una buona parte dei restanti carri fossero muniti di freno continuo automatico di modo da avere una percentuale di freno tale da permettere la messa in circolazione del treno. Come pure potevano esserci dei carri senza alcun tipo di freno o di freno a mano senza frenatore.
Prossimamente restiamo ancora a discutere dei moduli.