Boccole
L'argomento è di estrema attualità ma io mi limito al passato, ai miei ricordi. Non ho né voglia e né competenza per apportare contributi o commenti alle discussioni relative. Nelle tragedie ferroviarie c'è sempre dell'imponderabile che contribuisce all'evento e che si assomma alle responsabilità individuali. Per gli addetti all'esercizio, cioè quelli che stanno a stretto contatto dei treni, da sempre sono esistite ed esistono precise norme comportamentali (art. 23 RCT, art.15.2 ISD, art.40.5 bis IPCL) dove si precisa che il treno su cui è stata rilevata una anormalità deve essere fermato al segnale di protezione per consentire il ricovero nella stazione solo dopo l'accurata verifica del materiale da parte del macchinista a cui compete dare anche le specifiche cautele da adottarsi. Sulle linee a doppio binario o comunque affiancate si doveva sospendere la circolazione anche sui binari attigui. Anche queste norme scaturiscono dall'esame approfondito di fatti già accaduti. Per quanto riguarda il riscaldo delle boccole vi riporto un brano tratto da un vecchio e sgualcito - Commento alla PGOS. Norme tecniche di esercizio ferroviario - del 1953.
"" Quando in un treno in corsa si rileva uno dei fenomeni caratteristici del riscaldo del fusello di un veicolo (fumo, fiamme o sibilo continuo) si deve ritenere senz'altro il riscaldo stesso PERICOLOSO per la sicurezza dell'esercizio per cui tutto il personale si deve adoperare con ogni mezzo per ottenere l'immediato arresto del treno.
Se l'arresto avviene in piena via, spetta al macchinista di visitare la boccola riscaldata e di condizionarla in modo da poter proseguire con le precauzioni del caso fino alla prossima stazione, dove lo stesso macchinista, in mancanza di verifica, stabilirà se necessita togliere il veicolo dal treno. Il principio di riscaldo di una boccola può essere rilevato dal calore che si sente toccandola nella parte superiore. Quando si presenta la necessità dello scarto del veicolo per riscaldo lo si deve fare senz'altro: il suo eventuale proseguimento in condizioni pericolose non può essere giustificato da nessuna difficoltà di manovra o da ritardi che si possono provocare ai treni. Si tratta infatti di un fatto di forza maggiore che giustifica ogni provvedimento.
Dal riscaldo deriva prima la rigatura del fusello e successivamente la rottura del fusello stesso, con pericolo di svio od incendio del veicolo. In quest'ultima eventualità se il carro contiene esplosivi o materie infiammabili le conseguenze possono essere molto gravi per il personale o per le persone (nota di Macaco: il caso di Viareggio ha dinamiche diverse, almeno per l'incendio del materiale uscito dalla cisterna squarciata).
Per questo l'Amministrazione concede un premio al personale di stazione e di scorta per ogni riscaldo tempestivamente rilevato durante la corsa dei treni.""
...continua...