Mi sono capitate sotto mano in questi giorni 3 versioni particolari di Aln che furono adibite a compiti particolari ed insoliti se immaginati ai giorni nostri:
Aln 56 versione antincendio: creata per interventi nella galleria dell'Appennino in seguito ad un incendio ad una elettromotrice che causò decine i vittime; nel 1968 la Aln 56 2042 venne equipaggiata con sofisticati (per l'epoca) impianti antiincendio e cannoni ad acqua sul tetto. Non solo, poteva spruzzare anche schiuma chimica ed areata, triclorometano o nebbia idrocarbonica. Quest'ultima serviva a raffreddare l'automotrice e quindi come impianto protettivo in caso di eccessivo accostamento al luogo dell'incendio. Le scorte di tutti i tipi di sostanze erano considerevoli anche se non ho capito quante. Inizialmente destinata a San Benedetto val di Sambro, venne in fine destinata a Bologna in quanto nella prima stazione non vi era sempre personale abilitato alla condotta e gli uomini del servizio lavori non vollero assumersene l'onere (un pò li capisco anche). Questo però la portò lontana dai possibili scenari di intervento e dato che pesava 38 tonnellate a pieno carico, le possibilità di intervento rapido erano molto limitate. Se la stessa si fosse recata in porrettana ad esempio, una locomotiva elettrica l'avrebbe dovuta trainare nel tratto più acclive. Altro problema era legato sempre alle abilitazioni : i ferrovieri avrebbero dovuto fare anche da pompieri senza di fatto esserne in grado a pieno. Si dice che durante l'unica esercitazione che si svolse con questo rotabile esso non riuscì ad evere la meglio sulle fiamme; intervenne invece 2 volte in linea spegnendo con successo un rogo vicino ai binari nel primo caso e non raggiungendo il luogo dell'incendio per un'avaria nel secondo caso. Insomma, diversi problemi la affliggevano e ben presto si pensò prima ad una sua semplificazione nella componentistica antincendio, ed in seguito venne accantonata a Foggia da cui non si mosse più. Una storia non proprio avvincente... ma curiosa.
Altro caso interessante è quello, a me molto vicino, della pulcina, un treno di 2 Aln 56 realizzato sempre nel 1968 sopprimendo 24 posti (su 56) di due automotrici ed adibendo questo spazio (con tanto di saracinesca aggiuntiva) al trasporto di pulcini vivi sulla linea Fano Urbino. Erano le Aln 56 2026 e 2060 e mutarono numerazione in ALDn 32 con uguale numero di serie. Vennero utilizzate fino alla metà degli anni 70 anche se ufficialmente a fine anni 80 erano ancora disponibili. Tutta la loro carriera la trascorsero sulla linea Metaurense, anche se trasformate a Torino e assegnate a Fabriano.
Ancora più curiose sono le automotrici per trasporto pesce. Vennero costruite sulla base di vecchie Alb 64 che divennero ALHb 64. Erano di colore bianco con un grosso portellone centrale; delle intercapedini nella cassa alloggiavano il ghiaccio che refrigerava il grosso vano di carico centrale capace di portare fino a 5 tonnellate (ghiaccio incluso). Entrarono in servizio sulla Ancona Roma e Chioggia Milano, sempre in singola trazione e con la terza di riserva o in riparazione. Nonostante non riscossero il successo sperato, restarono in servizio per 15 anni, oltre i quali vennero smotorizzate, usate sempre per il pesce ma rimorchiate da altre automotrici ed in fine anche per il trasporto di giornali e di fiori. Risultano demolite negli anni 70.
Sono sicuro che saprete dirmi dell'altro...