Un post odierno dell'amico E44 (Paolo) sulla regolamentazione (Estero/Incroci nel west) mi ha riportato alla mente questo evento.
Consegne tra DM.
A proposito di consegne e di "grossi guai" ritengo giunto il momento di raccontarvi quanto successomi tantissimi anni fa nella stazione di Vallo della Lucania.
Tengo anche a precisare che i miei racconti (o le mie prese di posizione) nascono dal vissuto ferroviario che fanno sì "esperienza" ma lasciano, in ogni caso il "segno", e permettono di comprendere appieno l'essenza delle regole.
Stavo facendo la mattina ed il Titolare mi comunica di aver avuto l'ordine dal Circolo Ripartizione Veicoli di approntare alla partenza la condotta di carri vuoti, giacenti già da parecchi mesi in ottavo binario. Si trattava di verificare se in colonna c'erano carri con revisione scaduta e di scartarli in settimo binario, già parzialmente occupato da carri riparandi.
Per interruzioni programmate e mancanza della spinta dirottata su Agropoli, non riuscii a fare niente di quanto mi era stato ordinato. Lascio comunque l'ordine nelle consegne al collega montante alle 13,00.
Ritorno per fare la notte. Il collega, salendo sullo stesso treno dal quale io scendevo, mi ragguaglia al volo della situazione:
- in quarto binario c'era già un treno pari pronto, con la spinta in coda, da inoltrare a seguito del "nostro" treno;
- in ottavo binario, lato Battipaglia, c'era un loc. 626 già pronto di documenti, da inoltrare a seguito del merci. Si trattava del solito avvicendamento settimanale dei locomotori di spinta che venivano inviati al Deposito di Salerno per Visite di routine;
- l'espresso per Milano, che necessitava di spinta, era in forte ritardo per cui c'era l'accordo con il DC di inviare sia il merci che il locomotore isolato.
- in sesto binario c'era un altro treno pari abbandonato dal pdm per supero prestazione lavorativa. Il nuovo personale sarebbe arrivato in nottata;
- in quinto binario c'era un altro loc. 626 giunto per l'avvicendamento delle spinte;
- tutto era scritto sul mod.M.55.
Entrato in ufficio provvedo a quanto dettomi dal collega, compreso le operazioni per la messa in buca, in primo binario, di un treno merci dispari che subiva la precedenza di un espresso non avente fermata.
Tutte queste operazioni si erano svolte in un arco di tempo molto breve. Non più di una ventina di minuti.
Partito il locomotore dall'ottavo binario il cdb di stazionamento mi ritorna libero. Il che mi portò subito a pensare che la condotta di vuoti ivi sostante, di cui si era parlato in mattinata, era partita nel pomeriggio. Né potevo verificare la situazione del piazzale: era buio ed il sesto e settimo erano occupati e mi impedivano la visione dell'ottavo.
Ricevo il transitato di un altro pari e lo tiro in ottava. Il treno entra piano piano, con segnali a via libera, ma si arresta con una brusca frenata sugli ultimi scambi d'ingresso. Il macchinista arriva furioso in ufficio e mi contesta, con mod.M.40a il ricevimento su binario ingombro. Gli faccio notare che ritenevo impossibile la cosa in quanto l'apparato aveva permesso la disposizione a via libera dei segnali. Per di più tutti gli enti erano regolarmente piombati. Mi contraddice uno dei due manovratori, appena rientrato dal piazzale, dicendomi che in ottava c'era la colonna dei vuoti.
Per fortuna non era successo niente. Il treno venne fatto retrocedere e poi ricoverato in quarta. Il Cs Titolare ed il tecnico degli AC, fatti intervenire prontamente, convinsero il macchinista a strappare l'M.40 e a non fare rapporto.
Cosa era successo?
Semplicemente l'ossidazione del binario. I carri erano stati leggermente mossi e le ruote non occupavano più il cdb a causa di uno strato di ruggine e detriti sul fungo delle rotaie.
Però sulle consegne, che non avevo ancora letto e controfirmate c'era anche scritto: " Ottavo binario occupato da tradotta di vuoti e da treno XXXXX, str. loc. isolato diretto Salerno".
E' vero che c'era stato il malfunzionamento dell'ACE ma...io non avevo letto e controfirmato le consegne prima di operare.
Non avevo scusanti.