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Spazio dedicato agli argomenti riguardanti le ferrovie italiane in generale

Messaggioda piomboadaletta » 22/03/2012, 16:17

Un tempo avevo moltissimi amici in ferrovia. Poi il tempo passa ed ora ne ho meno. Sono quasi tutti anzianotti, come me, ma molti di essi sono dirigenti, a livello anche molto alto, e ogni tanto ci si incontra. Giuro che mai come ora li ho sentiti sfiduciati e incazzati. Sfiduciati ed incazzati per come la banda (non penso possa esistere un altro termine) che fa capo al noo Ingegnere di cui tutti sappiamo il nome sta gestendo il tutto.
La sapete la storia di quello che si taglio i coglioni per fare dispetto alla moglie. Ebbene, moltiplicate i coglioni per 1000, sostituiteli con deviatoi, binari di precedenza, apparati, impiantistica e infrastrutture in genere, ed avrete il quadro completo.

C'e' un piano di rete snella (la chiamano resizing, magari sbaglio qualche lettera a scriverlo) che e' spaventoso. Decine e decine di km su linee fondamentali senza un deviatoio, impianti da abolire che a pronunciarli si penserebbe a qualche pazzo, su direttrici tipo la Pontebbana dove si sono spesi centinaia di milioni (ma e' solo una delle vittime). Purtroppo la manutenzione costa, e' siccome noi siamo lungimiranti potiamo tutti i rami alla pianta, cosi' il lavoro diminuisce. Dove ci sono 4 binari adibiti a scalo merci ne togliamo 2, anzi 3, uno basta e avanza, tanto i treni arriveranno via il primo, arriva il secondi, via il secondo arriva il terzo, insomma lungimiranza pura. Poi quel poco di manutenzione che faremo lof aremo fare ad una "cupola" di imprese tutte amiche amiche, cosi i prezzi rimarranno fuori concorrenza, tanto noi abbiamo gia ridotto i costi, cosa volete da noi. Poi comunque invece di fare come all'estero che la linea la sfruttiamo per 2 anni a palla e poi chiudiamo 3 mesi e la rivoltiamo come un calzino noi facciamo una IPO ogni 3 giorni, di durata 2/3 ore, che non hai tempo a uscire con un carrello e con un autoscala che devi gia rientrare, tanto quello che conta e essere usciti. tanto poi l'importante e' farsi vedere con una pettorina a camminare avanti e indietro su un marciapiede ed ogni tanto entrare in sala relais con un cacciavite in mano.

Corrado Passera dove caXXo sei ? ? ? ? ? Per favore, con il pgilio che ti contraddistingue, prima che propongano anche a te l'affiliazione al clan MM imbraccia un AK 47 e fai il tuo dovere

I tedeschi, gli austriaci, gli svizzeri, con la lungimiranza di sempre investono ancora di piu e noi cosa facciamo ?

Schifo, schifo facciamo

a presto e scusatemi lo sfogo

Diego
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Messaggioda freelancer » 22/03/2012, 18:49

Avevo già detto che con la "banda che fa capo al noto ingegnere" servirebbe ricostruire il Gibet de Montfaucon*... :evil:
Sfogo direi giusto e doveroso, almeno fa capire che ci sono voci di dissenso.

*Cercate su wikipedia francese cosa fosse...
Paolo
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Messaggioda piomboadaletta » 22/03/2012, 20:22

Caro VF, te la vedi Gemona con 3 binari di scalo a servire il traffico su Osoppo ?
ovvero Tarcento declassata a fermata con i soldi che hanno speso a farla ?
Oppure una sforbiciata a Cervignano praticamente da farla sparire

questo e' solamente una piccola parte di cio che tocchera' al Friuli VG. Immaginate il resto.

Buonaserata
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Messaggioda piomboadaletta » 22/03/2012, 20:24

P.S. il tutto con il malcelato proposito di far terra bruciata attorno a quei pazzi di Rail Cargo Austria che udite udite hanno addirittura in mente di ritornare a fare il traffico diffuso nel triveneto a cominciare dal Friuli. Che problema c'e'. noi gli seghiamo tutta l'infrastruttura e glielo mettiamo in quel posto ai crucchi !! tanto decide tutto al stessa persona
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Messaggioda andm » 22/03/2012, 20:55

Questa gente, e il governo che glielo permette/ordina, si permette di giocare con i soldi dei nostri padri e nonni. Si permettono di distruggere ciò che è stato costruito, proprio come il marito per far dispetto alla moglie, non c'è esempio più calzante, solo che le balle sono le nostre!
Ma pensate che bello se la radio di regime delle FS, invece di rompere con gli improvvisi aumenti di volume per i servizi inutili e stupidi nelle stazioni, diffondesse queste notizie. O se i giornalai, invece di intascare quattrini per propinare un mondo fantastico, proponessero queste di notizie.

Ragazzi, abbiamo sbagliato passione. Se io fossi come i miei colleghi di ufficio, che pensano solo al cambio delle ruote estate/inverno, o all'ultimo modello di auto o alla partita della sera prima (questi, per loro, gli unici hobby accettabili), mi riparmierei delusioni e arrabbiature continue.

E poi mi chiedo anche: ma se nel campo ferroviario noi, grazie allo scambio di notizie, vediamo quasi in trasparenza quello che succede dietro il paravento colorato, chissà cosa ci perdiamo di tutto quello che ci sta succedendo in giro, nel campo finanziario soprattutto.
Andrea
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Messaggioda E 44 » 23/03/2012, 10:32

Per quanto riguarda la Pontebbana dirò solo che i posti di comunicazione Tricesimo, Aupa e Santa Caterina erano costati ciascuno, all'epoca (1999) sei miliardi di lire, totale 18 miliardi di lire. Tutto demolito per "snellire". Sarebbe, ai vecchi tempi, un danno erariale.
Tra un poco toccherà allo Scalo di Cervignano, nato soprattutto per il traffico diffuso, che adesso è ormai scomparso.
IN SOSTANZA PARE CHE LA REGOLA SIA "Bisogna abbandonare il servizio merci, che non rende, ma al tempo stesso impedire che possano farlo altri".
Intanto in nazioni come la Germania il servizio merci sta avendo un boom incredibile, anche sulle linee secondarie.

Se si vuol salvare la ferrovia in Italia, e si può ancora farlo, bisognerebbe cambiare regola: non "rete snella" ma "vertice aziendale snello".

E non dimentichiamo che l'amico per fare quello che fa prende 880.000 euro l'anno (che un ferroviere normale non guadagna nemmeno con 42 anni di lavoro), cioè più o meno 62.000 euro al mese compresa tredicesima (circa quattro anni di lavoro di un normale ferroviere), cioè 2.410 euro al giorno (due mesi di paga per un normale ferroviere), cioè in pratica 100 euro all'ora (2 euro all'ora per un normale ferroviere), senza considerare che comunque tutti non si lavora 24 ore, quindi bisognerebbe fare il conto sulle ore effettive di lavoro al giorno.
Tutti questi soldi non sono soldi che gravano sul bilancio, soldi che bisognerebbe "snellire"? No, l'amico ha detto in una recente intervista "E ME LI MERITO".
Paolo
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Messaggioda freelancer » 23/03/2012, 13:33

E 44 ha scritto:l'amico ha detto in una recente intervista "E ME LI MERITO".

Non girare il coltello nella piaga. :evil: :evil: :evil:
Proprio per questo ho citato per la "banda" più adatta una replica del gibet de Montfaucon, se sapete il francese con una ricerca in Rete (io non sapendo quella lingua l'ho fatta fare :oops: ) scoprirete che spesso ci finivano... funzionari infedeli. :twisted:
Anche quando dico cosa vorrei fare a certi figùri, cerco l'esempio più aderente. Di primo acchito infatti mi veniva in mente l'ESMA...
Anzi no, questa gente non sono funzionari infedeli: lavorando contro la loro stessa nazione sono dei traditori!
Se un forum admin (non un singolo utente!) su un forum dedicato ai trasporti lombardi ha parlato senza mezzi termini di "moretticidio", sapreste dirmi cosa la "banda" ha combinato in Lombardia? :shock:
Paolo
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Messaggioda E 44 » 24/03/2012, 0:43

C'è un fatto che mi dà da pensare.
Prendiamo le tre comunicazioni smontate della Pontebbana. !8 miliardi andati persi, cioè all'incirca 9 milioni di euro. Per smontare una spesa ci sarà stata, facciamo cifra tonda e portiamo montaggio-smontaggio a 10 milioni di euro.
Ora, per la manutenzione degli scambi la faccenda non è gravosa. Ogni giorno un signore deve andare a mettere olio, ma si tratta di un manovale di una stazione vicina, che dà olio anche a tanti altri scambi (mi ricordo una stazione dove un uomo dava olio da solo a 40 scambi). Quest'uomo prende al mese un 1.200 euro, cioè circa 16,500 euro, se lavora 42 anni sono 705.600 euro.
Analogo discorso si può fare per l'operaio che ripara eventuali guasti, che però non avvengono ogni giorno.
Inoltte il manovale non fa solo quello, in stazione fa tante altre cose. Anche l'operaio non fa solo quello, nel tronco dove lavora fa tante altre cose. E per entrambi quello che fanno fa parte dei loro compiti.
Inoltre se sulla linea esistono ancora delle stazioni con degli scambi, questi lavoratori continuano a svolgere i loro compiti esattamente come prima, solo invece di curare mettiamo 40 scambi ne curano venti. L'olio occorre sempre, anche se la stazione è in telecomando bisogna lo stesso che qualcuno vada ad oliare gli scambi, e se si guastano a ripararli.
Certo, si riduce il personale. Ma se ad es. sulla linea fra manovali e operai ne servono venti di meno, circa 700.000 euro volte venti fa 14 milioni di euro, che però la ferrovia risparmia nell'arco di 42 anni. E non è detto che in quei quarantadue anni la situazione rimanga immutabile, infatti già adesso in certi casi si rimontano impianti perchè servono.
L'olio risparmiato non credo sia molto caro, e per consumare una lattina ci vuole un certo tempo. Idem per i pezzi di ricambio degli scambi, o per le lampadine guaste dei segnali. Pezzi e lampadine che non si cambiano ogni giorno, ma al massimo un paio di volte l'anno, e non sempre.
Io non sono forte in matematica, ma mi pare che da questa "rete snella" la ferrovia non tragga dei veri benefici economici, piuttosto butti via soldi.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 24/03/2012, 11:14

Continuo ad insistere che gente uscita dalla Bocconi o dalla Luiss che di ferrovie non sanno nulla e messi a fare i dirigenti che conoscono solo molto bene gli emolumenti che ricevono, sono solo capaci di ragionare in termini di grafici e tagliare dove vedono una spesa che reputano inutile. Non si domandano però se quello che preso singolarmente sembra un piccolo spreco, serva a salvare l'azienda da spese ben più grandi.
Io a queste persone, dopo l'assunzione, gli farei fare la gavetta partendo dal fargli stringere i bulloni in linea. :twisted:
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Messaggioda E 44 » 24/03/2012, 15:09

Non bisogna dimenticare che in tutti questi anni l'ossessione di Moretti è stata anche quella di vendere completamente i beni immobiliari della ferrovia "per fare cassa".
Ma mentre per un privato vendere un oggetto prezioso di famiglia può servire a risolvere un momento difficile temporaneo, per una ferrovia questo non vale. Incassa si i soldi delle vendite, ma questi soldi sono poca cosa rispetto al bilancio e comunque si consumano nel giro di due anni. Alla fine la ferrovia resta senza immobili, e con gli stessi problemi finanziari di prima.
Senza contare come poi queste vendite sono state fatte. Emblematico il caso del palazzo compartimentale di Venezia. Venduto a basso prezzo a Benetton, che lo ha rivenduto poi a prezzo doppio alla Regione Veneto. Ma non basta: ora gli uffici veneziani stanno a Mestre in tre palazzine...private per le quali la ferrovia sborsa 5.000 euro al mese di affitto! Aveva un palazzo tutto suo e ha messo gli uffici in affitto!! Non si sa se ridere o piangere. :cry: :cry: :cry:
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Messaggioda freelancer » 24/03/2012, 22:39

Giancarlo Giacobbo ha scritto:Continuo ad insistere che gente uscita dalla Bocconi o dalla Luiss che di ferrovie non sanno nulla e messi a fare i dirigenti che conoscono solo molto bene gli emolumenti che ricevono, sono solo capaci di ragionare in termini di grafici e tagliare dove vedono una spesa che reputano inutile. Non si domandano però se quello che preso singolarmente sembra un piccolo spreco, serva a salvare l'azienda da spese ben più grandi.
Io a queste persone, dopo l'assunzione, gli farei fare la gavetta partendo dal fargli stringere i bulloni in linea. :twisted:

Pensa che quella gente oggi governa tutto il paese e non solo le sue ferrovie. Pensa di salvarlo di fatto paralizzandolo (cosa si ottiene di diverso con la dichiarata intenzione di deprimere i consumi?).
Chissà perchè l'attuale governo non ha detto una parola sulle ferrovie? Ovvio, gli va bene così. :?
Qui da noi la Regione ha deciso di denunciare il contratto con TI, per il servizio sempre più indecente che fornisce (e pure ha costretto la regione stessa a sopprimere le autocorse fra i capoluoghi!).
Sul quindicinale La Voce di Trieste (accusato di filoslavismo anche se esce in italiano!), c'è qualcosa sulle ferrovie. Domani lo prendo e guardo.
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Messaggioda Intallonabile » 27/03/2012, 13:06

Adesso spiegatemi come cacchio faccio a darvi torto?

E aggiungo con dettaglio: progetto right sizing con interventi puntuali, ma poi tentano di migliorare le cose con interventi faraonici degni del miglior economista e progettati dai migliori ingegneri (Quadrivio Turro ne è un esempio).

Migliorare la circolazione? Servono interventi puntuali: modifiche al piano del ferro, controllare che non ci siano codici abbattuti in ogni dove (MI-PC senso dispari CINQUE abbattimenti di codice ingiustificati) ecc.
Insomma dato il periodo di crisi spendere poco per fare piccoli interventi volti a incrementare velocità e regolarità sarebbero ben graditi, ma c'è un problema fondamentale: ci vogliono persone intelligenti per fare così poco, e RFI non ce le ha! (Non ce le ha disponibili, se ci sono non vengono considerati).

Meglio EVITARE di parlare di trenitalia.
Simone

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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 27/03/2012, 18:19

Ti faccio un esempio di come ragiona questa gente.
Ho lavorato in una azienda che produce apparati elettronici militari. Un giorno il dirigente responsabile della produzione decise di alienare tutta quella componentistica che era in giacenza in magazzino che non veniva movimentato da più di due anni. Venne fatto un elenco molto lungo nel quale figuravano componenti di tutti i tipi che vennero venduti a peso ad un surplussaro. Dopo qualche tempo rientrarono in ditta degli apparati bisognosi di manutenzione e ci si accorse che alcuni componenti costosi che erano strategici per il loro funzionamento, e che erano stati approvvigionati in grandi quantità proprio pensando al futuro, erano andati a finire venduti. Inoltre, centinaia di metri di cavi vari, fatti costruire a disegno per le future installazioni, avevano fatto la stessa fine.
Morale, i componenti furono ricomprati a caro prezzo a chi erano stati venduti, e i cavi furono riordinati al costruttore in pezzature minime di svariate centinaia di metri quando ne servivano pochi metri.
Questo per dire come ragiona quella gentaglia. Ci stupiamo poi se tagliano gli scabi per risparmiare una spennellata d'olio ogni tanto? :twisted:
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Messaggioda E 44 » 31/03/2012, 12:54

Due sono le regole che in ferrovia sono diventate preponderanti in particolar modo negli ultimi cinque anni:
- il servilismo. Non conta la professionalità, ma il saper eseguire gli ordini, magari con eccesso di zelo, se l'ordine è tagliare cinque, tagliare sette.
- la progressiva messa da parte del personale anziano, esperto si, ma con maggiori competenze sulla paga, e la sua sostituzione con personale giovane, inesperto si, ma con paga più bassa.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 31/03/2012, 15:44

Purtroppo è la realtà, questo avviene non solo in ferrovia ma anche nella aziende private.
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