Ferrovia Rimini S. Marino

Spazio dedicato alle ferrovie estere

Messaggioda maxvit » 30/07/2012, 11:34

Ci sono stato sabato mattina....sono salito proprio per vedere il lavoro fatto e speravo di vederla "fuori dal Tunnel" come effettivamente è......in bella mostra all'uscita del Montale, baldanzosa e fiera come il primo giorno di servizio contenta di lasciarsi ammirare e fotografare da numerosi turisti che prima di arrivare ai parcheggi fermano l'auto o la moto per guardarla, curiosare e scattare qualche foto.
Se alla fine di agosto Max sarai sutl Titano ti verrò sicuramente a trovare......per il resto...bè vedere l'AB 03 dal vivo è veramente un effetto straordinario.....si capisce la passione messa per far uscire dall'oblio dopo oltre 60 anni di ruggine e marciume questa bella e particolare motrice.....certo...mancano ancora dei particolari e l'interno ma vi assicuro che anche così è uno spettacolo.
Ora qualche domandina tecnica e puntigliosa da appassionato....
Le maniglie dei rubinetti del freno non sono state ancora riprodotta o l'avete rimosse di proposito ad evitare furti?
Ho visto che i collegamenti ai manometri sono stati fatti con tubetti di silicone indurito invece che di rame....tempi stretti di lavorazione e restauro oppure normativa e sicurezza di esercizio?
La targa laterale SVEFT immagino che sia una riproduzione giusto?
Quello che sicuramente salta all'occhio dell'appassionato è la cura e la maestria con cui sono stati restaurati i carrelli, le balestre e tutto quanto concerne gli organi meccanici.......
E' anche da elogiare il lavoro fatto dalla ditta che ha ricostruito la linea aerea...con tanto di palo terminale con sezionatore tipo FS e segnale ad ala che mostra lo stato del sezionatore.....tipo quelli che vi erano sui portali delle rimesse locomotive......
Bello...tutto bello....peccato che i banchi di manovra li ho visti solo da dietro i vetri.....ma sarà per un altra volta
Ciao Max
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Messaggioda marchetti625 » 30/07/2012, 20:45

Carissimo,grazie per le belle cose che scrivi.... e adesso le risposte alle domandine tecniche(sempre le ben venute!).

La maniglia del freno,così come il timone di comando dei banchi di manovra,per sicurezza debbono sempre essere rimossi a elettromotrice ferma! (Mi auguro,pertanto,che i miei amici lo abbaino fatto!) La maniglia,tra l'altro è provvisoria! Deve essere sostituita da quella originale da recuperare da o una Peter Witt milanese o da una delle motrici extraurbane milanesi con le quali le S.Marino,condividevano l'equipaggiamento di trazione(non con le Peter Witt,ovviamente!). In sostanza per adesso ho adattato una maniglia di un rubinetto FS a cinque posizioni.

I tubetti al silicone e gli attacchi rapidi agli strumenti,sono provvisori! In pratica per permettere la pitturazione e il montaggio di cornici e altre apparecchiature,nelle cabine bisogna smontare tutta la strumentazione che tra l'altro dopo le prime prove ho provveduto a risostituire con manometri tarati e dal funzionamento ineccepibile. C'è ne sono di particolari da montare! Mancano i sezionatori di messa a terra del circuito di trazione di cui solo uno è stato montato in cabina posteriore ma privo dell'interruttore a sbarra superiore e del relativo circuito AT. POi debbono essere montate sia le luci del gruppo volmetro/amperometrico i cui strumenti li vorrei sostituire col tipo tondo di origine che i lampadari della cabina,,,,,e non parliamo di tutto l'arredo interno e il completamento del tetto con l'istallazione dei pantografi originali e del cassone del reostato....No....di cose ce ne sono tantissime da fare....Adesso,però è indispensabile che inizi una nuova fase.....Ti confido che ho la certezza di consegnare il rotabile perfetto all'originale con tutti gli apparati montati ed efficenti.

Quanto ai carrelli....sono stati ricostruiti di sana pianta molti pezzi e smontata ogni rondella!!! Francamente neppure io credevo di arrivare a tanto e credo che con maggior tempo a disposizione si sarebbe potuto anche fare di più....

Le targhe laterali,quelle con la grande scritta SVEFT sono assolutamente originali .Le altre ricostruite sulla base delle misure e della forma di quelle dell'epoca. Mancano,ancora non montate,le targhe indicanti il costruttore dell'equipaggiamento di trazione,apposte sul longherone del telaio delle fiancate.... Insomma c'è molto da fare perchè sia perfetta come vorrei...vedremo se vorrò e potrò completarla....

A Fine agosto ti vedrei volentieri.mandami un tuo recapito telefonico.....

Max RTVT
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Messaggioda maxvit » 31/07/2012, 12:38

Si si...non c'erano nè le maniglie freno nè il timone dei banchi di manovre...quindi tranquillo :) :)...per il resto con la calma e la pazienza riuscirete a completare tutto e a renderla davvero perfetta!! ((ma anche così vi assicuro che non si scherza). Ora come di ci tu deve iniziare una nuova fase...ovvero quello di dare un senso al lavoro fatto fino ad ora....o meglio....che con le dovute cautele si cominci a farla andare e a studiare sopratutto "come" farla andare...o meglio come far funzionare davvero quella piccola linea (sperando che in futuro i binari arrivino fino a Borgomaggiore) sperando che il clamore dell'innaugurazione non si plachi (ma dubito visto l'impegno profuso).

Per quanto riguarda la strumentazione riesci a trovare gli strumenti di misura originali (magari di risulta da altri mezzi simili)??
E' un miracolo che le targhe laterali grandi con la sigla SVEFT non siano andate rubate da collezionisti di souvenirs ferroviari.....sono le prime cose che sparicono....
Grazie per le delucidazioni in quanto sono ferrato in restauri di apparati di sicurezza e segnalamento ma carente per quanto riguarda i mezzi di trazione che escono dai soliti 626 424 e simili......
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Messaggioda marchetti625 » 31/07/2012, 22:40

C'è stata una doppia fortuna(deve essere il risultato finale di una ferrovia,invero non molto fortunata) Da una parte l'azione dell'Associazione treno Bianco Azzurro che ha sensibilizzato i cittadini sammarinesi a "restituire"ricordini del treno :lol: dall'altro l'Amit che ha messo a disposizione materiali comunque originali di quell'impianto di trazione. per fortuna il TIBB aveva equipaggiato molte elettromotrici,non solo quelle della RomaNord con quel tipo di componenti. Ovviamente ho effettuato una selezione e successivamente ogni reperto è stato revisionato accuratamente. Il risultato è perfetto permettendoci di fare a meno anche di una documentazione cartacea all'inizio dei lavori non completa e quindi carente... Oggi,posso dire che siamo riusciti a colmare anche questa lacuna. Ho in elaborazione il manuale tecnico manutentivo e altro ancora.

Per l'utilizzo del rotabile...Ciò che va fatto è ben chiaro anche alle Istituzioni sammarinesi.... E' tutto fattibile ma aspetto,anzi aspettiamo un Loro "input". Insomma il risultato finale è tanto vicino da poterlo toccare ma ancora,tanto lontano per farlo,veramente, nostro(anzi loro! ci tengo a specificare ben chiaro che il treno è LORO non mio o anche mio!). Adesso recuperiamo(spero!)il secondo pantografo di prova e un ulteriore cassone di copertura del reostato. Poi il tetto deve essere completato ma sono le prove e alcune modifiche all'azionamento del compressore che voglio fare...Però questo è semplice....Non ci spaventano gli aspetti tecnici. Vediamo,invece, se decolla questa fase nuova formale :?

A presto

Max RTVT
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Messaggioda marchetti625 » 02/08/2012, 13:21

Intanto ieri,è stato spedito sul Titano,anche il secondo pantografo e un altro cassone del reostato. Questi componenti,sono provvisori ma potrebbero essere facilmente modificati e resi identici agli originali(mi riferisco ai pantografi) Vedremo,a settembre,la cosa migliore da fare....Intanto,come ho scritto,sono prioritarie le prove di trazione. Comunque detto spassionatamente....se non fosse per giusta volontà di riprodurre ogni componente come in origine,il cassone del reostato è da preferire a quello d'epoca. Questo,infatti,è di gran lunga più protettivo alla pioggia e leggero perchè in alluminio e quindi non si corrode...Anche i pantografi nella versione a strisciante unico sono pratici e la difficoltà di captazione che potrebbe derivare dal filo aereo non compensato,in definitiva,nulla vista la velocità massima.....Comunque,alla fine,rimonteremo quelli a doppio strisciante...

Max RTVT
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Messaggioda ioannesg » 02/08/2012, 13:37

Beh, se nessuna norma lo vieta e non ci sono ostacoli tecnici, il ripristino storico è preferibile nelle condizioni d'origine.
Giovanni
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Messaggioda marchetti625 » 02/08/2012, 17:35

Certamente! Però il dubbio ti viene quando scopri i limiti della tecnologia utilizzata(parlo sempre di alcuni dettagli)che magari pure all'epoca non era il massimo. Per i pantografi.a parte il castelletto dello strisciante(che comunque è facilmente riproducibile)quelli della ex-Fiuggi e dei rotabili dei complessi bloccati ricostruiti nel dopoguerra per il servizio urbano,la forma e le misure di base sono le stesse!(del resto si tratta di pantografi costruiti dal TIBB) Ciò che cambia è la lunghezza delle aste,in pratica circa 20 cm per lato,del resto sulla S.Marino e la Fiuggi,erano diverse le altezze del filo di contatto,sopratutto nei piazzali di stazione. Facile modificarli alla giusta misura....Il cassone del reostato originario aveva costruzione assai semplice,ricavata da profilati angolari e a "C" centinati per sostenere i pannelli metallici ci copertura. Sostanzialmente si trattava di 4 pezzi di lamierato calandrato e rinforzato da centine ottenute da lamiera sagomata e saldata. Interessante osservare che per evitare fenomeni di corrosione alle testate del cassone,fosse impiegata una sottilissima(0,8 mm) lamiera di zinco. I laterali avevano struttura composita. Con grembiolatura di lamiera da 2mm piana e un ulteriore grembilatura superiore in lamiera traforata per favorire lo scambio termico con l'ambiente. I lamierati di copertura erano assai pesanti da rimuovere,vista anche l'assenza di golfari per il sollevamento e non erano il massimo neppure per favorire uno scambio termico adeguato. Quelli realizzati anni dopo per i rotabili della Fiuggi erano un'altra cosa! Intanto la leggerezza ottenuta dall'alluminio e poi l'assenza o quasi di corrosione in un accessorio che è esposto alle precipitazioni atmosferiche e al calore che sviluppano i resistori.... Un solo agente può rimuovere con facilità,il portellone che scopre la porzione del reostato che interessa... Insomma premesso che ricostruiremo il cassone originario,è pure vero che ti vengono gli scupoli quando pensi a chi ci dovrà lavorare sopra.... :P

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Max RTVT
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Messaggioda ioannesg » 02/08/2012, 21:02

E si ricostruisce con le forme originarie ma con metalli e tecnologie moderne. Alla fine se è acciaio o alluminio per l'appassionato poco cambia, all'operatore invece si.
Giovanni
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Messaggioda marchetti625 » 02/08/2012, 22:27

Certo si può anche fare in alluminio! Come idea non è malaccio....Vedremo i sammarinesi :) Comunque,siccome questo genere di articoli non si trova nel negozio,almeno l'emergenza è assicurata! :lol:

Max RTVT
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 04/08/2012, 17:59

Quando lavoravo mi dovevo preoccupare che le apparecchiature da sostituire sugli apparati rispettassero tre regole importanti. La forma, le dimensioni e le funzioni del pezzo da sostituire. Aveva poca importanza se i materiali e le tecnologie costruttive nel tempo erano cambiate, l'importante era che nella sostituzione non cambiasse nulla nel funzionamento generale.
Giancarlo
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Messaggioda marchetti625 » 22/08/2012, 21:44

Per forza,caro amico,mica dovevi fare un restauro!!!! :lol: Io,al contrario,ho dovuto "ruminare"un poco con me stesso,quando si è trattato di decidere quali interruttori mettere sui pannelli di comando dell'elettromotrice! Il dubbio era:rimontare gli originali interruttori a farfalla che non avevano alcuna pretezione inserita ma solo un fusibile unico che se si fondeva ,li bloccava tutti o montare degli"ignorantissimi "magnetotermici" tipo Stolz? ;) Intanto rimirate questa,fatta dal sottoscritto a Luglio . Per la cronaca ho condotto l'elettromotrice con grande sossifazione mia e di tutti i presenti!
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Max RTVT
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Messaggioda fas » 26/08/2012, 12:06

Come procedono i lavori?
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Messaggioda marchetti625 » 28/08/2012, 12:11

Al momento ci stiamo godendo le ferie! Comunque approfittando anche di queste,ho eseguito alcuni "lavoretti" mentre sto valutando lo schema elettrico della prima delle modifiche che ho suggerito:ossia la sostituzione del motore elettrico che aziona il compressore con un altro più idoneo ed atto al funzionamento alla tensione di linea di 480 Volts. Prevediamo anche l'istallazione di un carica batterie statico che alimenti le medesime a pantografo alzato e circuito abilitato. questo in aggiunta alla dinamo e al suo regolatore di tensione che ha il "difetto" di caricare solo a rotabile in marcia e visto la durata del tragitto sarebbe poco efficace.... Voglio semplificare al massimo la manutenzione del rotabile rendendo sicura la condotta anche per il personale non particolarmente esperto..... Vi posto qualche foto fatta la settimana scorsa!

Max RTVT
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Messaggioda fas » 28/08/2012, 13:04

Quindi al momento cosa manca per il completamento dell'elettromotrice? Solo gli arredi interni e le modifiche elettriche che hai citato?
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Messaggioda ioannesg » 28/08/2012, 14:01

L'interno sicuramente...
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