Il regolatore di tensione TIBB

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Messaggioda marchetti625 » 17/09/2012, 18:01

Tra le apparecchiature ausiliare di cui le elettromotrici AB01/04,Carminati & Toselli erano equipagggiate,figurano i regolatori di tensione TIBB. Questi dispositivi avevano lo scopo di regolare entro un valore definito la corrente prodotta da una dinamo collegata ad un asse per mezzo di catena e destinata alla ricarica di un pacco batterie formato da quattro elementi di capacità di 185 Ah ciascuna.

Le batterie che collegate a due a due erogavano una tensione di 24 volts.servivano per alimentare un circuito a bassa tensione al quale erano collegate alcuni relè(compresa la bobina di scatto dell' IR )il cui inserimento dipendeva dall'uomo morto e il circuito luce di elettromotrice e rimorchiate,le quali erano alimentate sempre dall' elettromotrice ,per mezzo di cavi e spinotti.

Per essere sinceri,questo tipo di regolatore,doveva in quegli anni essere molto in voga,specie tra i rotabili costruiti per le secondarie....

Io ho in corso di revisione e riparazione quello che era montato sulla AB 03 con lo scopo di rimontarlo sul rotabile . Vi mostrerò alcune foto con la speranza che qualcuno di voi ne sappia più di me! Infatti il recupero di questo apparato è eseguito senza avere su di esso,alcuna documentazione....

Intanto è bene precisare che 68 anni di abbandono lo aveva ridotto come vedrete nella foto....eppure malgrado acqua,freddo,caldo,umidità e....vandalismo umano....ho avuto la strabiliante sorpresa che bobine e relè funzionavano ancora perfettamente! Ma con cosa facevano l'isolamento una volta? :lol: :lol: :lol: :lol: . Tutto il funzionamento del regolatore è elettromeccanico e in alcuni particolari assomiglia ad un orologio.....
Immagine

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Messaggioda andm » 17/09/2012, 18:11

Questo tipo di regolatori mi ha sempre affascinato, soprattutto da quando con l'elettronica di potenza la regolazione di tensione e corrente è divenuta abbastanza semplice.
Purtroppo non ho informazioni in merito. Ma seguirò con interesse lo sviluppo di questo particolare.
Ma almeno si capisce cosa sono e come sono collegati fra loro i componenti interni?
Andrea
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 18/09/2012, 10:20

Questo tipo di regolatore è del tipo a contatti vibranti in uso fino a che si sono usate le dinamo come generatori di tensione sui mezzi di trasporto (autovetture, camion, mezzi ferrotranviari) e sui grandi generatori di corrente. Viene chiamato generalmente "regolatore Tirril" dal nome del suo inventore, l'americano Tirril che nel 1906 lo applicò per la la prima volta per la regolazione della tensione d'uscita delle dinamo di eccitazione degli alternatori delle centrali elettriche.
Esso è composto da un complesso di tre relè, uno di minima e uno di massima tensione, il terzo è un relè a vibrazione simile ad un ronzatore che alimenta il circuito di eccitazione della dinamo. Se la tensione diminuisce, questo rallenta la vibrazione, pertanto il tempo di chiusura dei contatti di eccitazione aumenta. Al contrario, se la tensione in uscita dalla dinamo si innalza, aumenta la vibrazione e i tempi di conduzuzione diminuiscono. La risultante è una tensione generata che oscilla fra un minimo e un massimo. Ai capi delle batterie viene garantita dagli altri due relè.
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Messaggioda Giovanni Pighini » 18/09/2012, 11:03

Quindi si tratta di un "chopper" elettro-meccanico? :o
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 18/09/2012, 17:35

E' qualcosa del genere, pero' la forma dell'onda risultante non e' quadra ma vagamente a pinna di squalo perche' la reattanza delle bobine di eccitazione della dinamo la fanno salire e scendere lentamente. Da qualche parte ho la spiegazione del funzionamento, lo cerco e lo posto.
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Messaggioda marchetti625 » 18/09/2012, 20:55

In linea di principio,dovrebbe funzionare come un trasformatore reostatico che al variare della tensione della corrente prodotta dalla dinamo,la riduce o l'aumenta,intorno ad un valore definito. Il relè vibrante di cui scrive Giancarlo,assomiglia ad un motore a cc continua il cui indotto è costituito da due soli poli. L'induttore è costituito da due bobine a doppio avvolgimento. Questo dispositivo oscilla entro un arco di cerchio a causa del flusso magnetico che le due bobine generano. La cosa interessante è che l'oscillazione è funzione anche di un carico meccanico garantito da una molla a nastro la cui intensità è regolabile a piacimento per mezzo di un cursore a cremagliera. Un dispositivo particolare(lo vedrete dalle foto)èquilibria ulteriormente il movimento oscillatorio. Nella sommità dello strumento,è collocato,quello che sembra un reostato lamellare( i resistori sono a filo avvolto a molletta)su cui dovrebbe strisciare un contatto mosso dal relè vibrante che a seconda dell'intensità di corrente prodotta dalla dinamo,varia in più o meno i volts in eccesso o in difetto,regolando,così il flusso verso un valore medio che corrisponde a quello di carica del pacco batterie.

Torno a precisare che la mia è una descrizione sommaria di un dispositivo che non conosco affatto e di cui non ho ancora trovato documentazione TIBB... Forse il buon Giancarlo mi potrà aiutare.... ;) Domani vi posto le foto che ho fatto durante il lavoro di ripristino.

Salutoni Max RTVT
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 18/09/2012, 23:16

Allora non e' un Tirril ma un regolatore rapido tipo Guttinger per la corrente continua che veniva costruito dalla Brown-Boveri.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 19/09/2012, 13:06

Sono andato a riesumare un libro sul quale ho studiato, ed ho fatto una scansione della spiegazione del funzionamento del regolatore costruito dalla TIBB - Brown Boveri. La spiegazione è del regolatore per le dinamo eccitatrici degli alternatori, però, come detto alla fine, la parte che ho evidenziato, con una variante veniva usato anche per le dinamo generatrici di corrente continua.
Buona lettura, e se non capite io sono quì.
regolatore Brown-Boveri-1.gif


regolatore Brown-Boveri-2.gif


regolatore Brown-Boveri-3.gif


Non ho inserito il resto della spiegazione perchè non attinente alla nostra discussione.
Giancarlo
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Messaggioda Taurus 541 » 19/09/2012, 15:43

Grazie Giancarlo!
Gabriele
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Messaggioda marchetti625 » 19/09/2012, 20:50

Allora,non avevo scritto proprio, tante "cavolate"! :lol: Ma lasciamo la parola alle foto e poi le commentiamo! :o :D
Immagine

Questo e il regolatore smontato e già parzialmente ricostruito! E' privo del corpo cassa che è in alluminio come la base che fissa i suoi componenti. Si vedono i contatti dei tre relè ..... Un poco di pazienza e posterò le altre foto in sequenza.....

Max RTVT
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 19/09/2012, 22:19

Giancarlo
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Messaggioda marchetti625 » 19/09/2012, 22:31

Bellissima foto e credo si tratti di un modello precedente! Vediamo se riesco a far saltare fuori un manuale di manutenzione.... :?

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Messaggioda fas » 20/09/2012, 14:14

Molto interessante, non pensavo che con la tecnologia dell'epoca si potessero ottenere dispositivi del genere.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 20/09/2012, 16:13

Caro Iacopo, i dispositivi che si sono avuti fin dai primi del 1900 erano dei gioiellini elettromeccanici che oggi non ci sogniamo neanche di avere avuto.
Giancarlo
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Messaggioda marchetti625 » 20/09/2012, 20:46

Sono d'accordo che fossero dei "gioielli",però bisogna essere onesti e accettate il fatto che tanti dispositivi(compreso questo regolatore) erano costruiti con componenti ,delicati,numerosi e "pesanti" Voglio dire che l'assenza di elettronica produceva la necessita da parte dei progettisti,di dover fare autentici virtuosismi per arrivare a soluzioni che oggi si fanno con un circuito integrato grande quanto una capocchia di spillo! Anche le prestazioni erano relative.... Oggi a Smistamento osservavo la torre di raffreddamento di una porzione del reostato di frenatura di un E464 smontata e in corso di sostituzione....E' un apparecchiatura voluminosa ma si sostituisce in un baleno! Sotto il ventilatore di raffreddamento che si "scassa" non perchè cede il motore ma i cuscinetti dell'albero e sopra 12 resistori piatti in lega Fusani....Un connettore multipolare per collegare o scollegare il tutto e via! Potenza del complesso' Un boato! se fosse stato costruito negli anni trenta,solo il peso sarebbe stato il triplo! I resistori in ghisa con durata decisamente inferiore,Gli isolatori tre volte tanto quelli attuali..... Insomma,bello e istruttivo il passato ma il nuovo,ricordatevi che è sempre meglio,anche quando ci sembra poco affidabile perchè magari inquina meno,costa meno e rende meglio..... ;)

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