Bar della Rotaia

Quando sento parlare di piattaforme girevoli, la prima cosa che mi viene in mente è il racconto di Giancarlo della giratura della 740.058 a Capranica

Uh, non lo conosco!

fas ha scritto:Quando sento parlare di piattaforme girevoli, la prima cosa che mi viene in mente è il racconto di Giancarlo della giratura della 740.058 a Capranica

Quello del pollaio?

Si, ricordo che Giancarlo aveva anche postato sull'altro forum tutta la sequenza della giratura, ma non riesco a ritrovare la discussione.

Cerco di ricordare e riproporre quanto avvenne quel 20 aprile del 1980.
Per conto della del CRAL della ditta per la quale lavoravo, organizzai una gita al museo dell'Aeronautica di Vigna di Valle utilizzando come mezzo di trasporto il treno a vapore. I colleghi gitanti scesero nella relativa fermata dove mediante autobus militari raggiunsero il museo, ma siccome il treno era stato pagato fino a Viterbo, con gli amici del Gruppo Modellisti Ferroviari Romano prosseguimmo con il treno fino a Viterbo.
Sulla via del ritorno, non essendoci a Viterbo la piattaforma girevole, la macchina fu attaccata a rovescio fino a Capranica dove c'è una piattaforma che se andava bene per le 735 che circolavano normalmente su quella linea, era di lunghezza appena sufficiente alla giratura di una 740.
Poichè il motore ad aria compressa della piattaforma non era funzionante, fummo costretti alla giratura manuale della macchina come dalla seguente sequenza che ripresi arrampicandomi su una torre faro.
A questo punto, però, non avevamo considerato che la 740 avendo montato lo spartineve fisso, questo sporgeva abbondantemente al di fuori della circonferenza della piattaforma, e che proprio al limite della tina c'era il recinto del pollaio del capo stazione. Purtroppo per lui, a causa dell'inerzia imposta al ponte, non si riuscì a fermare la giratura in tempo e il vomere dello spartineve tranciò di netto alla base buona parte del recinto del pollaio.
La macchina fu girata, ma i polli fuggirono via spaventati con grande disappunto del capo stazione .

Dal vomere spazzaneve al vomere spazzapolli...

Tornando ai nostri tender, quindi è possibile, anche se non lo si è mai fatto (credo) abbinare un tender a carrelli anche a una 640?
I dubbi li avevo perchè non è mai stato provato (vi sono prove invece di tender a 3 assi abbinati a delle 685 in servizio in Sicilia sempre per problemi di giratura).

Come ho già detto, tutti i tender italiani sono intercambiabili con le macchine italiane perchè hanno le dime di accoppiamento corrispondenti fra loro.
Le 640 sono state accoppiate a tender a carrelli da 22mcq come puoi vedere nella foto che inserisco. Questa è la 003 che a Pistoia fu accoppiata momentanente al tender della 740.451 perchè il suo era in riparazione.

Bello, adesso abbiamo dato uno spunto ai modellisti (anche la la 640 prodotta in H0 pare abbia anche qualche pecca...).

Ho visto sul libro di Accomazzi come è (era?) fatta la valvola per chiudere l'acqua sul tender, dovrebbe essere azionata da una manovella e ovviamente essercene una per lato. Non le ho mai notate: sono un po' nascoste o sono state rimpiazzate con valvole di altro tipo?
Nella foto del tender visto di fianco si vedono due sporgenze cilindriche subito all'inizio della carboniera: i comandi delle valvole sono lì?

La valvola d'itercettazione dell'acqua del tender e' quella che dici. Sulla macchina, invece, non c'e perche' a intercettare sono quelle poste sugli iniettori.

Nella vista di fronte del tender staccato si vedono meglio. Pensare che inizialmente le avevo scambiate per semplici rinforzi.

Posso dire una cosuccia, riguardo agli abbinamenti strani di locomotive e tender?
Ricordo di aver letto su un vecchio Italmodel Ferrovie che per un certo periodo venne accoppiato un tender da 22 mc ad una 940.

e come veniva utilizzato?

Una 940 trasformata in 740? Forse per aumentarne l'autonomia della scorta d'acqua, puo' anche essere stato fatto, ma per il carbone senza una modifica nella parte posteriore della macchina, la vedo dura.

Ed era possibile accoppiarli?!?