Libri e riviste: quale il meglio?

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Messaggioda andm » 04/06/2012, 9:28

Bisognerebbe proprio imparare il tedesco...
Andrea
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Messaggioda freelancer » 30/06/2012, 12:09

Metto qui, ormai possiamo usare questa discusssione come "generica".
Mi è stato regalato ieri il libro "El Ferrocarril minero de Rio Tinto". Abbastanza ben fatto, sulla falsariga delle ormai sparite pubblicazioni Agualarga, anche se meno dettagliato.
Peccato che l'editore abbia condizioni di vendita da capestro, spese di spedizione elevatissime (un libro costa sui 30 € e ne vuole 15 per spedire) e dato che è una ditta non accetta carte di credito, imponendo di farsi furtare da parte delle banche il costo di un bonifico (che un non correntista in Italia non può fare, poi).
5/8/12
Aggiungo direttamente da qui: sono riuscito a trovare un tramite per avere a soli 35 € il libro dello stesso editore sulla Ponferrada-Villablino. Ho già il libro a casa ma non l'ho ancora cominciato.

Visto che si era parlato dell'automazione di una ferrovia australiana di proprietà di una compagnia mineraria di nome Rio Tinto... ebbene, è la stessa multinazionale che fino a mezzo secolo fa gestiva la Ferrocarril minero de Rio Tinto. Quella è stata la sua "opera prima" nel settore: la multinazionale era nata per sfruttare le miniere alle sorgenti di quel fiume, da cui appunto ha preso il nome.
Il Tinto è anche il fiume alla cui foce si trova Palos, da dove nel 1492 partì la spedizione di Colombo.
Paolo
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Messaggioda freelancer » 26/11/2012, 14:58

Un parziale OT.
Nel fare pulizia a casa di un amico che si era trasferito, ho trovato un "manuale dell'ingegnere" degli anni Cinquanta, che ovviamente al mio amico non interessava.
L'Autore che ha firmato il manuale è G. Colombo (indicato con una croce, quindi presumibilmente morto prima della pubblicazione) e nel comitato di redazione c'era nientemeno che... Giuseppe Belluzzo, quello delle turbine. Il che data il volume a prima del 1952. Potrebbe essere l'edizione del 1951, che aggiornò quella del 1939. :geek:
Il prezzo (2200 lire) lo pone nel dopoguerra.
Può far comodo, per le numerose tabelle di calcolo e conversione, quando non si ha la Rete o la calcolatrice scientifica sottomano, ma nel mio caso... è scritto paurosamente in piccolo: per me cercarci qualcosa sarà un supplizio. :(
Paolo
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