Incidentalità ferroviaria

Spazio dedicato alle linee ferroviarie appartenenti alle FS, alla loro storia e ai loro servizi.

Messaggioda Macaco » 01/12/2015, 12:44

Così si esprimeva un caro amico forumista, ex collega. Al che io rispondevo.
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Voglio spendere qualche parola sulla formula citata nell'intervento precedente. I regolamentaristi del tempo (quelli che conoscevano la materia) ci ragionarono molto sulla formula testuale da usarsi e che, poi, venne riportata sul RCT (non dimentichiamoci che si trattava di legge dello Stato). 

Facciamo un poco di storia operando una netta distinzione tra l'esistenza del blocco elettrico (il BEM nel nostro caso) ed il doppio segnalamento "completo" di avviso, protezione e partenza. Per inciso, si ha il doppio segnalamento anche senza quello di partenza. Per questo è necessario aggiungere "completo" quando c'è anche la partenza, per correttezza di termini).

Tornando al discorso del BEM, come molti sanno, è possibile disporre a via libera il segnale di partenza solo e soltanto in presenza del consenso di blocco elettrico, regolarmente pervenuto dal posto corrispondente. Quindi il segnale di partenza ci deve essere per forza, impiantisticamente parlando. In pratica, la disposizione a via libera di quel segnale, significa che il tratto di binario esistente tra le due località (o sezioni di blocco) è libero da rotabili. In effetti, il controllo degli incroci viene fatto dal BEM, evitando che un treno vada a scontrarsi con un altro treno viaggiante in senso opposto. 

Mi si potrebbe obiettare che la norma poteva riguardare solo i tratti esercitati con il BEM.

Ma se il BEM non funzionava si ritornava di nuovo al controllo degli incroci? Per il solo tratto interessato o su tutta la linea? Le stazioni dovevano ancora avere i moduli M.1 ed M.4 per usarli all'occorrenza? 

Provate un poco a ragionare su queste domande e poi stabilite voi se la formula usata, ed i comportamenti regolamentari derivanti, fu giusta o sbagliata. 
Gaetano.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 01/12/2015, 12:52

Macaco ha scritto:La "papalina". Caro il mio chierichetto senior. Il berretto rosso. E non mi dire che lo ignoravi. I gradi sul cappello ci sono sempre stati, come im tutte le gerarchie militari. Il berretto del Cs Titolare, che non faceva turni di movimento, era nero ma aveva lo stemma rosso.

I cappelli di vari colori con sopra i gradi simili a quelli militari li conoscevo, ma non mi sono mai interessato al loro significato.
Chiedo venia. :oops: :oops:
Giancarlo
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Messaggioda Macaco » 01/12/2015, 13:00

Il candore della risposta di Giancarlo e la canizia che lo accomuna al Don fanno propendere per un perdono ed una completa assoluzine.

Perdonate a me la divazione. Cerco di alleviare il clima triste determinato dal trattare temi non proprio belli, anche se lontani da noi.
Gaetano.
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Messaggioda ioannesg » 01/12/2015, 16:52

Domanda profana e probabilmente mi incarterò pure nell'esprimerla. Ma in parte è in tema.
Tra la stazione A e la stazione B esiste un BEM. B invia ad A treno X con regolare procedura di consenso. Mentre il treno X viaggia verso A, il DM di A può inavvertitamente dare il giunto del treno X sul BEM prima che lo stesso sia arrivato in stazione?
Lo so, devo ripassare il catechismo, per quel che ricordo, no, il disco sul BEM è barrato e quindi il DM non può intervenire sullo stato degli enti fin quando il treno nn ha liberato i circuiti di binario corrispondenti.
Ma per disgrazia, potrebbe cmq accadere?
Giovanni
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Messaggioda Macaco » 01/12/2015, 17:47

Credo che Giovanni sia rimasto molto influenzato da...certe frequentazioni...in altre parrocchie.
Questa domanda, così come è stata formulata, mi ricorda tanto due discepoli che a suo tempo intervenivano in modo inopportuno ed alquanto strampalato e del tutto fuori tema.
Forse è solo colpa del Don (povero curato di campagna) che non riesce a dialogare con gente di altra formazione culturale e professionale.
Ma la pazienza ...pastorale...è tanta per cui cerco di rispondere lo stesso.

PRIMO. Se è funzionante il BEM non c'è da dare nessun "giunto".
SECONDO. Si usa il termine "BLOCCO" (sia esso Telefonico, Elettrico o Radio) appunto perchè la tratta (o sezione) viene "BLOCCATA" proteggendo il "SOLO ED UNICO TRENO" circolante nella tratta stessa.
TERZO. La disgrazia potrebbe succedere (come di fatto più volte tristemente successo) in occasione di MANOVRA ERRATA del tasto TLA (Tasto Liberazione Artificiale) del BEM oppure nel mancato accertamento della completezza del treno giunto. Ci occuperemo successivamente anche di questi casi.
QUARTO. La sicurezza elettromeccanica data dal BEM è appunto quella che la maniglia MC (Maniglia Concessione) può essere portata in posizione normale solo dopo che l'A3 (Avvisatore 3) è diventato verde. Ossia, il treno in arrivo, ne ha fatto la REGOLARE LIBERAZIONE tramite il pedale ed i circuiti di binario.

A disposizione per ulteriori chiarimenti e/o lezioni...private...remunerate.

Comunque la domanda, al momento, è inopportuna. Seguici con attenzione e vedrai che il BEM, in ogni caso, c'entra in questa discussione.

PS. Sulla linea dove avvenne l'incidente, di cui ci stiamo occupando, c'era il Blocco Telefonico.
Gaetano.
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Messaggioda Macaco » 02/12/2015, 11:44

Il mio amico, ex ferroviere anche lui, così argomentava sulla spinosa questione.
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Riprendo il discorso sul caso di cui ci stiamo occupando.
Facciamo un ragionamento. Prendiamo una linea a semplice binario che per praticità consideriamo lunga 100 km. con una stazione ogni 10 km. E' prassi provata che un guasto blocco riguarda al 95% una sola sezione di blocco, quindi due stazioni limitrofe. In qualche raro caso si sono avuti due guasti contemporanei, ma non in sezioni di blocco vicine, e quindi molto distanti fra loro. Cioè la linea rimane una linea con blocco elettrico, dove in una sola sezione, raramente due, si ha un guasto che ovviamente sarà riparato il più presto possibile (di norma da mezz'ora a due ore a seconda delle possibilità d'intervento).
Basandosi su questo fatto, le varie amministrazioni europee conclusero - praticamente in unità d'intenti - che una linea con blocco elettrico dove si presenta un guasto (o due, o tre esagerando) rimane una linea con blocco elettrico con dei guasti. Perciò i treni vengono avvisati nei modi d'uso con apposite prescrizioni dell'esistenza della via libera ovviamente telefonica fra le due stazioni interessate al guasto, e quali segnali devono essere superati a via impedita (in molte amministrazioni europee su linee a semplice binario a traffico intenso vi sono fra due stazioni limitrofe dei blocchi intermedi).
Con le FS si ragionò in modo diverso. Dalle lunghe e complesse discussioni dei regolamentaristi dell'epoca si arrivò alla conclusione che in caso di blocco guasto e di ricorso al blocco telefonico la linea scadeva di categoria e quindi diventava necessario ripristinare il controllo degli incroci da parte del personale dei treni, e la consegna da parte delle stazioni dei moduli M.1 ed M.4. (Non ho mai capito però se queste decisioni colpivano la sola tratta guasta o l'intera linea).
Di conseguenza ne scaturiva un vero, scusate il termine, "casino". Bisognava sul momento ristabilire gli incroci da controllare ed avvisare i treni, il personale dei quali doveva, oltre che farlo camminare, studiare la situazione incroci. Fu subito chiaro che così si paralizzava la circolazione, magari veniva riparato prima il guasto. 
Si arrivò così alla conclusione che "il controllo degli incroci è abolito sulle linee dove tutte le stazioni sono dotate del doppio segnalamento completo di protezione e partenza". La condizione citata rimane fissa, guasto o non guasto, ed inoltre quello che giocò per adottarla fu anche il fatto che all'epoca le stazioni in quelle condizioni erano tutte su linee con il blocco elettrico.
Si potrebbe far notare che sulle linee a doppio binario in caso di riduzione di una tratta a binario unico con treni sull'illegale si viene anche a creare una serie di incroci regolata con blocco telefonico e che qui nessuno ha mai parlato di controllo di questi incroci, la situazione pur diversa è simile, il che rende il ragionamento che fu fatto decisamente arzigogolato.
Successe poi che sia a seguito dell'evoluzione tecnica (stazioni rimodernate con nuovi apparati) o di traffico calato (stazioni intermedie soppresse) si vennero a creare sulla rete FS casi di linee a semplice binario con regime del blocco telefonico dove tutte le stazioni si trovarono ad avere il doppio segnalamento completo di protezione e partenza. E quindi venne a cadere il controllo degli incroci. E quindi si creò una situazione di pericolosità, in quanto in queste stazioni il segnale di partenza poteva venir manovrato a via libera in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione, la sicurezza cioè dipendeva dalla memoria dei singoli DM.Si trattava di linee a scarso traffico, dieci o venti treni al giorno. Difficile sbagliare. 
Ma il caso si presentò anche sulle linee diramate da A. E qui il traffico, di tipo pendolare, era molto intenso. I treni erano di sagoma tutti eguali, impossibile solo vedendoli capire su quale linea erano in circolazione. E la stazione capolinea aveva oltre a ben tre linee diramate a intenso traffico con blocco telefonico anche la linea principale con blocco elettrico e notevole numero di treni. Insomma ad si lavorava in effettiva situazione di pericolosità. E l'incidente arrivò. Non sarebbe arrivato se non ci fosse stata quella norma.
Nel giro di sei mesi dopo l'incidente tutte le linee a blocco telefonico con stazioni col doppio segnalamento completo vennero subito munite del blocco elettrico. Fu una implicita e silenziosa ammissione che la norma regolamentare era sbagliata. Ma in questo modo si salvò - con abile calcolo quasi politico - la norma stessa; non era la norma ad essere sbagliata, semplicemente non esistevano più linee a semplice binario con le stazioni dotate del doppio segnalamento completo dove mancava il blocco elettrico. Insomma: la norma è valida e si può applicare anche se il blocco non esiste, ma non ci sono situazioni di queste genere.







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Messaggioda ioannesg » 02/12/2015, 11:59

Macaco ha scritto:Credo che Giovanni sia rimasto molto influenzato da...certe frequentazioni...in altre parrocchie.


Mai frequentato altre parrocchie. questa è l'unica.

Domanda inopportuna, ma in tema di incidentalità. Tornerà utile in futuro.

Don, ricordati che lavoro faccio. Mi viene naturale tirare fuori ragionamenti strampalati. :lol:
Giovanni
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Messaggioda Macaco » 02/12/2015, 13:46

Per rinfrescare la memoria a Giovanni faccio solo due nomi : Omar e Razziatore. Che ne dice il mio chierichetto senior???
Non a caso, Giuvà, avevo detto:
"""Forse è solo colpa del Don (povero curato di campagna) che non riesce a dialogare con gente di altra formazione culturale e professionale."""
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Messaggioda Macaco » 02/12/2015, 17:12

Sempre in quella discussione un giovane appassionato forumista interveniva così:

Non so cosa prevedesse il RCT all'epoca, ma attualmente recita così (art9, comma 10):

"Sulle linee a semplice binario stabilite dall’Unità periferica interessata, attrezzate con il blocco elettrico e nelle quali tutte le stazioni atte agli incroci sono munite di doppio segnalamento di protezione e partenza, il personale dei treni non interviene sul controllo degli incroci, anche se indicati in orario.
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Messaggioda Macaco » 02/12/2015, 17:19

E questa fu la risposta di una "Eccellenza Ferroviaria" di nostra conoscenza.

è così dal 2003(disp 23/2003 in vigore dal dic 2003) fino ad allora era requisito sufficiente il doppio segnalamento di protezione partenza...
sull'incidente di A mi pronunciai all'epoca con una lettera ai"Treni"...riporto comunque il mio parere che conservo ancor oggi
«…omissis…. L'abolizione del controllo degli incroci da parte del personale dei treni, sulla rete FS, compiutamente recepita dal Regolamento Circolazione Treni edizione 1962 (entrato in vigore nel 1963), richiese da parte dei "regolamentaristi" FS ben un decennio di sperimentazione. Altro che svista regolamentare! Già nel periodo prebellico, ed ancor più nel periodo bellico e postbellico, la necessità di partecipare al personale dei treni le prescrizioni di incrocio era fonte di gravi irregolarità e ritardi nella circolazione dei treni su importanti linee della rete. Cosi con l'Ordine di Servizio 65 nel 1951 venne stabilito che, sulle linee munite di Blocco Elettrico regolarmente funzionante, potesse su autorizzazione dei Servizi interessati venir abolita la comunicazione al personale dei treni degli spostamenti di incrocio, ferma restando la necessità di avvisare i treni degli incroci con i treni straordinari. Con l'Ordine di Servizio 92 del 1955 venne tolta anche quest'ultima necessità: pertanto sulle li-nee col Blocco Elettrico veniva abolito il controllo degli incroci, a condizione che il blocco funzionasse regolarmente, ciò però era fonte di ulteriori difficoltà: in caso di guasto del blocco diventa praticamente impossibile ripristinare in modo celerò ed efficace il controllo degli incroci da parte del personale di treni. Pertanto l'Ordine di Servizio 20 nel 1959 affrontò la materia in modo innovativo: si stabili che sulle linee ove tutte le stazioni erano munite di doppio segnalamento di protezione e partenza, ed esercite con regime di circolazione chiuso (cioè Blocco Elettrico, funzionante o no, oppure Blocco Telefonico), su autorizzazione delle Divisioni d'esercizio si poteva procedere all'abolizione del controllo degli incroci da parte del personale dei treni. Il doppio segnalamento di protezione e partenza è considerato sufficiente per garantire l'arresto del treno in stazione in ogni evenienza ed il regime di circolazione chiuso garanzia per la sicurezza della circolazione in linea (oltre naturalmente ai vincoli di incrocio fissati in orario e ai dispacci necessari al loro spostamento). Ricordo .... la formula di via libera del Blocco Telefonico fra treni circolanti in senso opposto (Richiesta: «Dopo giunto mia stazione treno X chiedo inviare treno Y». Concessione:«Giunto vostra stazione treno X. Via libera treno Y») è fatta apposta per prevenire fatali errori. 
Per evitare gravi errori quale quello di A, le FS a partire dal 1960 circa, specie in occasione dell'attivazione di Apparati Centrali, nelle stazioni di diramazione, preferivano, nelle linee diramate a semplice binario, attivare il Blocco Elettrico fra la stazione di diramazione e la limitrofa, lasciando il Blocco Telefonico sul resto della linea. Mi è veramente incomprensibile perché ad A non si sia provveduto così, considerato l'elevato numero di linee diramate a semplice binario. A ulteriore riprova della serietà e ponderatezza con cui le suddette norme vennero introdotte, vorrei far notare che le notizie riportate sono contenute in un libro pubblicato dal CIFI e distribuito al personale nel 1961, cioè due anni prima dell'attivazione della nuova regolamentazione (1963). E mentre si ebbero incidenti (scontri frontali) sulle linee con il controllo degli incroci, non mi risulta se ne siano avuti negli anni scorsi(precedenti il 1992) sulle linee a Blocco Telefonico senza controllo incroci, fino all'incidente di A.
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Messaggioda Macaco » 02/12/2015, 17:36

Il Don ha fatto le necessarie ricerche ed è riuscito a trovare il testo citato, quale era in vigore al tempo dell'incidente.
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- 10. Incroci non controllati dal personale dei treni.

Sulle linee a semplice binario stabilite dalle Unità centrali interessate ed indicate nell'orario di servizio, nelle quali tutte le stazioni atte agli incroci sono munite di doppio segnalamento di protezione e partenza, il personale dei treni non interviene sul controllo degli incroci, anche se indicati in orario. Nessun avviso viene dato ai treni interessati per gli incroci o per i loro spostamenti e non trovano applicazione le norme di cui ai comma successivi del presente articolo.
==========
Come vedete non c'è nessun riferimento al Blocco Elettrico.

Per ora ci fermiamo, dandovi tutto il tempo necessario per "digerire" ed "assimilare" quanto finora postato. Approfittate di questa pausa per fare le vostre richieste di chiarimenti o di intervenire nella discussione con argomenti attinenti.
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Messaggioda merlotrento » 03/12/2015, 22:33

Grazie!!!
pietro 8-) :P
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Messaggioda Macaco » 04/12/2015, 9:10

"""...Date a Cesare quello è di Cesare e a ...Pietro...quello che è di Pietro...""".

Parola del Don. :D :mrgreen:

"""...Come a...Paolo...quello che è di Paolo..."""

Entrambi "ecclesialmente" legati a Don Macaco. :)
Ultima modifica di Macaco il 05/12/2015, 11:32, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Macaco » 05/12/2015, 11:29

Cari fedeli, devo annotare (mio malgrado) la vostra assenza in questa discussione. Voglio sperare che ciò sia dovuto alla preparazione delle prossime feste natalizie: compere dei regali, preparazione del presepe o dell'albero, organizzazione della cena della vigilia o del pranzo di Natale secondo le vostre tradizioni.

Ma se le ragioni della vostra assenza fossero altre? Provo a fare delle ipotesi.

a) - L'argomento non interessa;
b) - Troppi riferimenti normativi;
c) - Discussione troppo tecnica e/o riservata al solo personale addetto ai lavori;
d) - Altro.

Dal momento che siamo solo a metà percorso, prima di continuare, mi interessa il vostro parere.

La ricerca delle notizie e la elaborazione dei testi non è un impegno da poco. Specialmente se ci si vuole attenere alle direttive avute dal Gestore del Bar.

Ed anche il Don ha i suoi impegni:

Buon fine settimana a tutti.
Gaetano.
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Messaggioda ssb » 05/12/2015, 16:58

A me interessa. Però non ho ancora capito come fa ad esserci "doppio segnalamento di protezione e partenza" se non c'è la partenza. :oops:
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