Stazioni ricostruite

Spazio dedicato alle linee ferroviarie appartenenti alle FS, alla loro storia e ai loro servizi.

Messaggioda freelancer » 01/01/2012, 21:40

Un mio amico veneto mi ha riferito che, salvo lavori di dettaglio, è stata ricostruita la stazione di Santa Croce del Lago, sulla Conegliano-Ponte nelle Alpi, che già era tale, poi fu ridotta a fermata ("snellimento" :evil: ) e poi ricostruita dopo aver capito di aver fatto ... (ci siamo capiti).
Si tratta di un caso isolato o ci sono stati "ripensamenti" simili anche in altre parti d'Italia?
Paolo
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Messaggioda Macaco » 01/01/2012, 22:09

Che intendi dire per "ricostruita"?
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.
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Messaggioda freelancer » 01/01/2012, 22:18

Che l'avevano ridotta a fermata e oggi ha di nuovo il binario di raddoppio, tanto che dal 12/12 scorso è di nuovo classificata "stazione" e non più fermata.
Spero non sia un caso isolato.
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Messaggioda Macaco » 01/01/2012, 22:33

Sforziamoci ad usare una terminologia adeguata. Su una linea a semplice binario una stazione può avere più binari di circolazione, ovviamente oltre a quello di corsa. Ecco perche il termine "binario di raddoppio" può risultare improprio. Il altre parole adesso i binari sono due ed in quella "località" si possono effettuare incroci tra due treni viaggianti in senso contrario. Sai che tipo di Apparato Centrale hanno installato e chi lo manovra?
Gaetano.
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Messaggioda freelancer » 01/01/2012, 23:04

Il mio amico (io non ero con lui) ha visto un impianto che gli pareva totalmente telecomandato. Non so che entità lo comandi. Il fabbricato viaggiatori originale è fuori uso, pare cintato. Ha visto solo il segnalamento di partenza, quattro segnali a vela tonda (quindi gli incroci possono avvenire in ambo i sensi su ambo i binari), ma non ha visto le protezioni.
Non ha visto treni, è andato in auto a vedere se era vero quanto gli hanno detto ed è tornato.
Sarà scaricabile il FL della Conegliano-Ponte nelle Alpi? Nuovo, intendo.
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Messaggioda Macaco » 01/01/2012, 23:11

Cercate di vedere se ci sono state circolari in merito. Ne riparleremo domani o nei prossimi giorni.
Gaetano.
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Messaggioda fas » 01/01/2012, 23:23

Ecco un po' di foto dei lavori http://www.forum-duegieditrice.com/view ... =6&t=37234 , la circolazione di attivazione è la 7\2011 del compartimento di Ve..
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Messaggioda Macaco » 01/01/2012, 23:47

La CC non è disponibile al momento. Vedremo domani.
Gaetano.
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Messaggioda freelancer » 03/01/2012, 14:21

fas ha scritto:Ecco un po' di foto dei lavori http://www.forum-duegieditrice.com/view ... =6&t=37234 , la circolazione di attivazione è la 7\2011 del compartimento di Ve..

Il mio amico è stato lì il giorno di S. Stefano (comprensibile che non abbia visto nulla che l'impianto). Le staccionate però gli erano parse già complete.
Dalle foto si vede che sono stati "risparmiati" alcuni lampioni a cetra, ma dubito siano ancora funzionanti, ci sono quelli nuovi.
C'è una foto che mostra una 740 impegnare uno scambio (dall'inesauribilie photorail) in una "Santa Croce" in provincia di Belluno. Può essere la stessa stazione? Ci sono abbastanza differenze, nella foto d'epoca (1977) si può vedere che la galleria una volta aveva perfino un cancello.
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Messaggioda Giovanni Fvm » 03/01/2012, 17:37

Adesso che ci penso una stazione ricostruita dovrebbe essere Castelmaggiore. Anche in questo caso il vecchio fv è chiuso. 100 metri dopo sta il nuovo edificio e la stazione a 4 binari dove si attestano i treni FER da Imola. Dubito che prima dell'istituzione di questi servizi la vecchia stazione fosse abilitata... Salvo che il genio ferrovieri la gestisse...
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Messaggioda Alex Corsico » 05/01/2012, 11:54

Sì, è successo sulla linea della Val Pusteria Villabassa

ciao
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Messaggioda E 44 » 08/01/2012, 16:06

VF-21 ha scritto:Il mio amico (io non ero con lui) ha visto un impianto che gli pareva totalmente telecomandato. Non so che entità lo comandi. Il fabbricato viaggiatori originale è fuori uso, pare cintato. Ha visto solo il segnalamento di partenza, quattro segnali a vela tonda (quindi gli incroci possono avvenire in ambo i sensi su ambo i binari), ma non ha visto le protezioni.


La stazione, come tutte le linee della zona, è in telecomando dal DCO di Mestre.
I segnali di protezione e di avviso possono essere visti soltanto entrando in galleria. Infatti Santa Croce del Lago si trova fra le due più lunghe gallerie della linea, la "Fadalto" lato Conegliano di 2.152 m., e la "Santa Croce" latp Ponte nelle Alpi (si vede l'imbocco sud nelle foto) di 1.485 m.

Per la descrizione esatta del tracciato si veda il mio contributo in Wikipedia "linea Ponte nelle Alpi-Conegliano".

Il problema generato da questa stazione soppressa - una spaventosamente lunga sezione di blocco fra Ponte nelle Alpi e Vittorio Veneto che limitava paurosamente la capienza oraria della linea - e la sua riattivazione sono collegate a un problema grave esistente in RFI dall'ordine dato a suo tempo di attuare il programma "rete snella". L'ordine attivò una massa di capi e capetti che per mettersi in evidenza hanno eliminato più impianti possibile, oltre logica, creando spesso situazioni assurde. All'estero sono molto più logici: se devono sopprimere un impianto, semplicente bloccano gli scambi e disattivano l'apparato, e solo dopo molti anni e molte esoerienze di circolazione concludono di smantellarlo. Qui invece si smantella subito, e costa farlo. Poi si smantella anche quello che potrebbe rimanere, come il cambio della posizione dei pali della linea aerea, e anche questo costa farlo (questo ovviamente qui non è avvenuto, perchè questa linea è a trazione diesel). E poi, dopo tutte queste spese per smontare, se diventa necessario riattivare si spende per ricostruire tutto da capo. Alla fine vien da domandarsi se veramente "rete snella" ha portato un risparmio al bilancio RFI.
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Messaggioda freelancer » 08/01/2012, 22:54

E 44 ha scritto:Il problema generato da questa stazione soppressa - una spaventosamente lunga sezione di blocco fra Ponte nelle Alpi e Vittorio Veneto che limitava paurosamente la capienza oraria della linea - e la sua riattivazione sono collegate a un problema grave esistente in RFI dall'ordine dato a suo tempo di attuare il programma "rete snella". L'ordine attivò una massa di capi e capetti che per mettersi in evidenza hanno eliminato più impianti possibile, oltre logica, creando spesso situazioni assurde. [...] E poi, dopo tutte queste spese per smontare, se diventa necessario riattivare si spende per ricostruire tutto da capo. Alla fine vien da domandarsi se veramente "rete snella" ha portato un risparmio al bilancio RFI.


Se qualcuno spulcia o legge come siano messe le cose capisco che si "alteri leggermente"... Magna-magna, no? :!:
Per la cronaca, io e il mio amico veneto, dallo scempio perpetrato alle ferrovie italiane siamo finiti a parlare del Canal Orfano, del Gibet de Montfaucon e dei sotterranei della Lubjanka. :evil:
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Messaggioda E 44 » 09/01/2012, 10:28

"Magna-Magna". Il discorso sarebbe lungo. Quando facevo servizio in stazione anni ottanta c'erano ovviamente le interruzioni programmate. Ma erano una o due alla settimana, mai domeniche e festivi. E mai alle ore quando passavano treni rapidi e IC. Da un venti anni sono ogni giorno, a volte mattina, pomeriggio, e notte, a volte anche domeniche e festivi, e riguardano anche i treni di rango. Cosa avranno tanto da lavorare? Ormai le linea dovrebbero avere i binari d'oro e le linee di contatto di platino.
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Messaggioda Macaco » 09/01/2012, 10:32

Caro Paolo, una volta la manutenzione era a carico dei ferrovieri. Oggi invece è stata quasi completamente esternalizzata. Quindi c'è il "privato", le gare d'appalto, ecc....
Gaetano.
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